Amministrative Pescara, ancora nulla di fatto per l'accordo sul candidato di centrodestra

Albore Mascia: "Mia figura unisce più di altre coalizione"

20 Marzo 2014   09:22  

Ancora tutto da risolvere, il rebus relativo a colui che sarà il candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle amministrative del Comune di Pescara, vicenda che ha ormai assunto i tratti di una vera e propria telenovela.

Le difficoltà nel decidere chi, tra il sindaco uscente Luigi Albore Mascia (FI) ed il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa (Ncd), rappresenterà il centrodestra alle elezioni, hanno determinato l'interessamento anche dei vertici nazionali dei due partiti: proprio di ieri, la notizia di un incontro saltato all'ultimo a Roma tra Altero Matteoli, responsabile nazionale dell'organizzazione elettorale di Forza Italia, e Renato Schifani, presidente nazionale del Nuovo centrodestra, originariamente indetto appunto per parlare del caso Pescara, pressoché unico in Italia.

Di conseguenza, la situazione è ancora in stallo, anche perché nessuno dei due contendenti intende rinunicare alle proprie chances di candidatura. Albore Mascia, dal canto proprio, ha inteso richiamare tutta la coalizione al senso di responsabilità: "Passi indietro da parte mia? Solo se anche gli altri dimostrassero eguale ragionevolezza e senso di responsabilità, come sta dimostrando Masci. In ogni caso, è la mia figura quella che più unisce la coalizione".

In realtà, il raggrupamento tutto appare fuorché compatto: il Ncd non intende rinunciare alla candidatura di Testa, e l'ha di fatto posta come condizione per appoggiare la ricandidatura di Chiodi alla Regione.

Rimane invece sullo sfondo la figura di Carlo Masci, secondo cui "vogliamo mantenere l'unità della coalizione attraverso la conferma del sindaco uscente, in caso contrario occorrerebbe individuare il miglior candidato attraverso altri strumenti, primarie o sondaggi".

Nuovi appuntamenti sono previsti nei prossimi giorni, ma non si può nemmeno escludere, a questo punto, che FI, Ncd e Pescara Futura, viste le difficoltà nell'assumere una posizione compatta, decidano di fare corsa a sè. Anche perché la sensazione è che, se da un lato Albore Mascia non intende indietreggiare, tantomeno per fare spazio a Testa, i vertici nazionali del partito di Alfano non intendono rinunciare alla sua candidatura.


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