Anaao-Assomed: "L' Asl unica l'errore maggiore, l'uscita dal commissariamento è l'inizio "

12 Agosto 2016   12:15  

 "L'aver pensato sempre che il modello istituzionale di una unica Asl potesse adattarsi facilmente alla nostra regione e', probabilmente, l'errore maggiore: la nostra regione non e' come le Marche e cio' e' dimostrato dal fatto che alla fine si e' dovuto lasciare, almeno per ora, tutto com'era.

Lo afferma il segretario regionale dell'Anaao-Assomed, Filippo Gianfelice. "Questo ha comunque portato ad avere, sulla carta, un'area con grosse concentrazioni di attivita' (vedi area Chieti-Pescara), ma con molti doppioni nelle due strutture vicine, che nulla ha a che vedere con il modello di ospedale di secondo livello descritto nel decreto Lorenzin, in cui sono previste alte specialita' in una unica struttura.

Di contro sono rimaste piu' sguarnite alcune aree, come, per esempio, quella del Vastese, dove tutto e' affidato ad una rete dell'emergenza in gran parte da costruire e dove solo l'abnegazione di molti medici ed operatori sanitari dell'emergenza spesso evita catastrofi.

Certamente miglior risultato, piu' vicino alla storia dei territori e ai dati esistenti, si sarebbe ottenuto realizzando due aree vaste sanitarie comprendenti i territori della provincia di Chieti e Pescara da un lato e L'Aquila e Teramo dall'altro, nei cui rispettivi ambiti si sarebbero meglio omogeneizzate le vocazioni degli ospedali principali, producendo un'offerta sanitaria completa di alta specialita' per ciascun bacino d'utenza e rivitalizzando in ciascuna area le due sofferenti facolta' di medicina abruzzesi. Noi l'abbiamo detto da tempo. Alcuni lo capiscono ora. Forse  ci si puo' ancora pensare".

"L'uscita dal commissariamento? Solo l'inizio di un percorso che deve correggere errori e avviare una nuova programmazione".

 "Finalmente il piano di riordino della rete ospedaliera abruzzese targato D'Alfonso-Paolucci-Mascitelli - scrive Gianfelice - e' stato presentato e approvato. Forse, se non ci si fosse intestarditi su alcune idee di partenza, il risultato sarebbe stato migliore e piu' adeguato alle esigenze del cittadino. Desta qualche perplessita' il principio che fare il compitino per primi in Italia, fra le regioni in piano di rientro, ci fornisca il lasciapassare all'uscita dal commissariamento.

Per abbattere le liste d'attesa, ridurre la mobilita' passiva, dare risposte alle esigenze dei cittadini occorrono investimenti, sia sul personale che in apparecchiature.

Se persiste il turn-over al 50 per cento, per sostituire medici in ospedale, con concorsi la cui durata e' almeno di due anni, se permane il blocco delle assunzioni di personale a tempo determinato, se nella sanita' pubblica abruzzese e' presente strumentario con piu' di vent'anni, non credo si raggiunga nessun obiettivo minimo accettabile". 

 


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