Anche l'Udc valuta di destinare fondi legge mancia a L'Aquila

15 Febbraio 2011   15:19  

"Durante l’incontro che si è tenuto all’Ance - fa sapere Giampaolo Arduini, vice sindaco che ieri ha formalizzato la sua adesione all'Udc - Casini ha manifestato la volontà di destinare all’Aquila i fondi Udc della cosiddetta 'Legge Mancia', vale a dire quella norma che prevede un fondo ministeriale con cui finanziare i partiti, assegnando due terzi della cifra a quelli di maggioranza e un terzo a quelli di opposizione. In particolare, attraverso questo strumento, si potrebbero realizzare interventi in favore delle categorie soggette al pagamento dell’Iva. Nello specifico si punta a incentivare la procedura del credito agevolato, allo scopo di sostenere il comparto commerciale, artigianale e delle piccole e medie imprese, vale a dire il più penalizzato dopo il sisma".

"Altra finalità chiesta - aggiunge Arduini - è quella di fornire un sostegno alle famiglie, andando incontro, in particolare, a quei nuclei che stanno pagando mutui su abitazioni rese inagibili dal sisma".

"La proposta - sostiene Arduini - è stata raccolta dai rappresentanti di categoria presenti, come la presidente di Confindustria Giovani Alessandra Rossi, il presidente di Confartigianato Abruzzo Angelo Taffo, il presidente di Apindustria L’Aquila Luciano Mari Fiamma, il rappresentante del CNA Francesco Iritale. Tutti hanno concordato, infatti, sulla necessità di fornire aiuti concreti e strumenti di ripresa alle piccole e medie aziende, nonchè a quelle attività commerciali e artigianali, che, dopo il sisma, hanno avuto difficoltà a ripartire e a riassorbire tutto il personale impiegato fino all’aprile 2009.

Durante l’incontro si è posto in evidenza anche l’importanza della proposta di legge dell’Udc sul terremoto di cui è stata chiesta la calendarizzazione della discussione in parlamento e, in particolare, del passaggio cruciale costituito dall’istituzione della zona franca urbana. I rappresentanti delle categorie presenti hanno infatti proposto a Casini di estendere, all’interno della norma, i benefici della zona franca anche alle realtà produttive già presenti sul territorio prima del sisma, e non solo a quelle di nuovo impianto. Un suggerimento accolto con favore dal leader dei centristi, che ha infatti rilanciato invitando i presenti a presentargli formalmente una proposta organica e assicurando il suo impegno per portare al recepimento delle istanze che perverranno dal territorio".


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