Ancora rinvii, polemiche e spaccature per l´ultimo Consiglio reg

A palazzo dell´Emicilo si è vissuta un´altra giornata tanto concitata quanto inconcludente. Dopo quattro giorni di rinvii, nel primo pomeriggio si erano finalmente aperti i lavori del Consiglio , ma giusto il tempo per assistere al fuoco di sbarramento dell´opposizione che ha chiesto le dimissioni dell´assessore al bilancio D´Amico, che nella famosa lettera ha tracciato una situazione allarmante dei conti della Regione ufficializzando un buco di 60 milioni di euro, ha che chiesto al consiglio senso di responsabilità, ma non ha ritenuto opportuno presentarsi in aula. A questo punto la seduta è stata sospesa e si sono susseguite riunioni di maggioranza, segno evidente del permanere del spaccature in merito al metodo da seguire per la ripartizione dei fondi ad associazioni culturali e sportive, ma anche sulla necessità di trovare copertura economica alla variazione di bilancio. Melilla dei Ds, in dissenso assieme a Rifondazione con la sua maggioranza, non risparmia però critiche all´opposizione, definita plebea e appiattita su logiche clientelari. Mentre il centro sinistra era in conclave nella Sala Silone, l´opposizione ne ha approfittato per occupare l´aula ed inscenare un consiglio senza maggioranza e con tanto di nuovo presidente del consiglio. A rasserenare il clima è forse la crescente consapevolezza che le decisioni importanti saranno rimandate a settembre, dopo le meritate vacanze estive. Nel servizio interviste a Fabrizio Di Stefano di An, Gianni Melilla dei Ds, Nazario Pagano di Forza Italia, Augusto Di Stanislao dei Ds. FT