Ancora sfratti agli abusivi a Pescara

19 Maggio 2012   10:56  

“Altri quattro appartamenti popolari sgomberati a Pescara all’alba di stamane, con lo sfratto ancora di quattro famiglie Rom, con pluripregiudicati, che avevano occupato abusivamente gli alloggi di proprietà dell’Ater. E’ scattato ancora alle prime luci del mattino, intorno alle 7.30, stamane il nuovo blitz della Polizia municipale di Pescara, coadiuvata dalle altre Forze dell’Ordine, per ripristinare il rispetto della legalità, e questa volta nel mirino sono finiti tre alloggi in via Caduti per Servizio, nel rione Fontanelle, e uno in via Lago di Borgiano. Oltre cento le unità operative dislocate in strada, con decine di mezzi, autoambulanze per il trasporto di eventuali malati, medici, tir per il trasloco dei mobili, e gli addetti della Attiva per la pulizia delle abitazioni sgomberate, oltre agli operai dell’Ater che hanno provveduto a cambiare le serrature degli appartamenti e a effettuare le sistemazioni necessarie. Intanto gli alloggi sono subito stati riassegnati a cittadini che erano regolarmente in attesa nella graduatoria comunale e che entro la serata odierna entreranno per la prima volta nella nuova casa. Ancora una volta voglio esprimere il mio personale ringraziamento a tutti coloro che, come sempre ci supportano in operazioni estremamente delicate, che oggi, peraltro, si sono svolte in assoluta tranquillità, e soprattutto gli agenti della Polizia municipale”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata d’urgenza per illustrare i dettagli delle due operazioni di sfratto avvenute la prima ieri e la seconda nella mattinata odierna. Presenti anche l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco, il consigliere regionale Lorenzo Sospiri, il tenente colonnello Mario Fioretti, con il maggiore Danilo Palestini e il maggiore Adamo Agostinone, il Commissario dell’Ater Paolo Costanzi, con la direttrice dell’Ater Giuseppina Di Tella e infine tutto lo staff dell’Ufficio Politica della Casa che sta lavorando da giorni per la preparazione delle due operazioni.

“Oltre cento persone impegnate ogni giorno per consentire l’esecuzione degli sfratti rappresentano un’enormità e uno sforzo in termini di risorse umane ed economiche straordinari e soprattutto richiedono un’interlocuzione continua con tutti gli altri Organismi coinvolti che hanno dato la massima disponibilità alla collaborazione – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -. Cominciamo con l’operazione di sfratto avvenuta ieri, nel rione del ‘Ferro di Cavallo’, in via Tavo: l’intervento è scattato intorno alle 7.30 quando, dopo un breve briefing in questura, sono partite circa una decina di pattuglie della Polizia municipale, per venti uomini complessivi, coordinate dal maggiore Danilo Palestini, con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, e poi medici con autoambulanze al seguito, pediatri e ginecologi, Vigili del Fuoco, operai dell’Ater, operatori della Attiva per la bonifica dei rifiuti e le ditte di trasloco. Gli sfratti hanno interessato tre alloggi popolari, tutti occupati abusivamente, e un garage che era stato anch’esso abusivamente adibito ad abitazione. In via Tavo 171 è arrivata la prima pessima sorpresa: l’alloggio da liberare – ha riepilogato il sindaco Albore Mascia - era situato al primo piano rialzato, 60 metri quadrati complessivi, composti da 3 vani più due servizi, ed era stato occupato da una famiglia Rom, quattro persone adulte e un minore. Quando siamo arrivati l’alloggio era pieno di mobili, senza gli occupanti abusivi che però hanno rimosso anche le finestre, la caldaia, i termosifoni e persino le porte, procurando danni ingentissimi che abbiamo sistemato in tempi record per consentire la rioccupazione legittima e immediata dell’alloggio. I due appartamenti situati al civico numero 181 sono entrambi di 79 metri quadrati: nel primo abbiamo trovato due adulti e tre minori, ma, dopo un’intensa mattinata tra gli uffici, non è stato comunque possibile recuperare l’appartamento in quanto i due adulti, moglie e marito, entrambi Rom, sono sottoposti agli arresti domiciliari, provvedimento che la Procura non ha potuto revocare, rendendo impossibile al Comune e all’Ater rientrare in possesso dell’appartamento, situato al sesto piano. Nel terzo alloggio, debitamente liberato, situato al terzo piano, abbiamo trovato due adulti, moglie e marito, senza minori, ma anche in questo caso l’alloggio era in precarie condizioni. Ancora più difficile lo sgombero dell’appartamento in via Tavo 183, sempre di 79 metri quadrati, occupato abusivamente da 4 adulti, e dove il residente si è barricato per alcune ore sul balcone di casa, al quarto piano, minacciando di lanciarsi nel vuoto se le Forze dell’Ordine avessero tentato di farlo uscire dall’alloggio. La vicenda si è conclusa positivamente, ossia con lo sgombero dell’alloggio, dopo circa tre ore di trattativa con la Polizia municipale, che ringrazio per l’impegno profuso e per la professionalità dimostrata. Le imprese dei traslochi hanno completato in serata lo svuotamento degli alloggi dal mobilio che temporaneamente è stato sistemato nei depositi comunali in attesa di essere ritirati dai legittimi proprietari. E sempre in serata gli alloggi sono stati legittimamente assegnati a cittadini che ne avevano diritto e che erano nella graduatoria comunale in attesa di una casa. E proprio il modello applicato dal Comune per tali interventi è fondamentale: l’amministrazione non lascia mai libero l’alloggio sgomberato per impedirne l’eventuale rioccupazione, quindi contestualmente allo sfratto c’è anche la riassegnazione dell’appartamento. E sempre ieri abbiamo recuperato anche un garage situato in via Lago di Capestrano, anch’esso occupato abusivamente da due adulti e utilizzato come appartamento: i due vivevano in una situazione di estrema difficoltà anche igienico-sanitaria che ha richiesto l’intervento degli assistenti sociali del Comune che hanno sistemato temporaneamente i due in una struttura d’accoglienza. Stamattina, alle 7.30 in punto, le squadre operative sono ripartite con destinazione, questa volta, Fontanelle: identico il dispositivo impiegato di uomini e mezzi, dunque operazioni coordinate dalla Polizia municipale, con il maggiore Danilo Palestini, e un centinaio di unità e anche questa volta i quattro sfratti odierni hanno interessato famiglie Rom, tutti pluripregiudicati, e tutti hanno occupato abusivamente gli alloggi. Tre sfratti hanno interessato via Caduti per Servizio, rione Fontanelle, ossia in via Caduti per Servizio 25, un alloggio di 50 metri quadrati, occupato da una famiglia di pluripregiudicati, e sul posto stanno intervenendo gli assistenti sociali per garantire un ricovero ai bambini presenti nel nucleo familiare. In via Caduti per Servizio 27, alloggio 50 metri quadrati, è stata sfrattata una famiglia Rom composta da quattro persone, tra cui un neonato; in via Caduti per Servizio 61, abbiamo sgomberato un alloggio di 60 metri quadrati, famiglia Rom, anche in questo caso intervento degli assistenti sociali comunali per ricovero ai bambini; in via Lago di Borgiano 18, dunque quartiere Villa del Fuoco, abbiamo liberato un alloggio di 80 metri quadrati, famiglia Rom di 12 componenti, tra cui 6 minori. In tutto ci sono 11 minori coinvolti. Ma, a differenza di ieri, oggi non abbiamo registrato né resistenze, né reazioni: tutti gli inquilini abusivi hanno raccolto le proprie cose e sono usciti senza alcun problema e in assoluta calma. Addirittura l’alloggio di via Lago di Borgiano alle 9 era già stato svuotato e come sempre i nostri uffici si stanno già preoccupando di riassegnare le case, procedura che sarà completata entro il pomeriggio odierno, mentre gli operai dell’Ater stanno procedendo con le riparazioni necessarie per rendere abitabili gli appartamenti e stanno cambiando le serrature ai portoni. Consideriamo che – ha ancora ricordato il sindaco Albore Mascia – con l’operazione odierna gli sfratti di abusivi eseguiti dalla nostra amministrazione dall’inizio della consiliatura sono 32, con operazioni che mai nessuno prima d’ora nella storia della Repubblica ha avuto il coraggio di realizzare. E ringrazio l’impegno del consigliere regionale Lorenzo Sospiri per la sua azione di pressing che ci ha consentito di dirottare su Pescara i nuovi fondi individuati dalla Regione, 100mila euro complessivi, per finanziare tali interventi, consapevoli che la questione Ater ricade per il 90 per cento su Pescara. E intanto annuncio anche che il prossimo 28 maggio il Prefetto Vincenzo D’Antuono ha convocato il vertice per l’istituzione del Tavolo tecnico che personalmente ho sollecitato e che vedrà la presenza anche degli Organi giudiziari e degli Organi inquirenti e degli Ufficiali Giudiziari che si occupano di eseguire materialmente gli sfratti per abusi, ma che dovranno incrementare anche quelli per le morosità. Infine nelle prossime ore invierò al Presidente della Regione Abruzzo Chiodi la lettera ufficiale per sollecitare l’immediata revisione della legge 96 del ‘96, ormai inadeguata e obsoleta che non fornisce ai Comuni gli strumenti per colpire realmente le illegalità. Quella legge va rivista, non con l’indulgenza con la quale di recente una consigliera del Pd ha apportato modifiche che hanno reso ancora più difficile intervenire”. “Il nostro appello rivolto a coloro che sanno di occupare abusivamente un alloggio – ha aggiunto il consigliere regionale Sospiri – è di liberarlo subito e di riconsegnarne le chiavi, perché ormai è chiaro che stiamo arrivando ovunque”. “Mi preme sottolineare – ha ripreso il sindaco Albore Mascia – la dedizione e l’impegno profuso dalla Polizia municipale, dimostrazione che al di là delle recenti polemiche, alcune strumentali, altre strumentalizzate, al di là delle prese di posizione dei sindacati, questo è il Corpo di enorme valore di cui oggi Pescara può vantarsi. Ho sentito parlare di presunti ‘ammutinamenti’, di scioperi, personalmente non ho mai avuto il dubbio che potesse accadere. Nessuno ha mai pensato di sminuire il valore o il lavoro dei nostri agenti, che svolge i propri compiti con grande adeguatezza e professionalità, ma anche l’amministrazione ha il dovere di dimostrare fermezza quando occorre, fermo restando che i provvedimenti assunti a carico di un agente nei giorni scorsi sono frutto di una scelta tecnica e non politica, anche se il centro-sinistra ha tentato in ogni modo di coinvolgere la politica”.

 

 


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