Ancora una stangata sulla Strada dei Parchi: il pedaggio aumenta del + 7,5%

31 Dicembre 2012   12:53  

Ancora un salasso per i tanti cittadini contribuenti e pendolari che sono costretti a servirsi dell'autostrada dei Parchi Teramo-L'Aquila-Roma, e Pescara-Sulmona-Avezzano-Roma, di proprietà dell'impreditore abruzzese Carlo Toto: per l'anno nuovo è previsto infatti un ennesimo rincaro del +7,56%.

L'enesimo ritocco, assai gradito ai gestori privati in regime di sostanzale monopolio della nostra rete autostradale, è stato deciso dal governo Monti.

La media degli aumenti in Italia sarà del 2,9%.

I rincari più forti verranno applicati da Rav - Raccordo Autostradale Valle D’Aosta spa (+14,4%), Passante di Mestre (+13,55%), alcune tratte della A4 (+13,19%), Autovie Venete (+12,63%), Autostrade Valdostane (+11,55%), Asti-Cuneo (+7,2%). E appunto il +7,5% della Strada dei Parchi.

Sono state congelate, per il momento in attesa di approfondimenti, gli incrementi tariffari relativi alle 4 concessioni Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Satap A4 (Milano-Torino), Satap A21 (Torino-Piacenza) e Sat (Tirrenica), tutte controllate dal gruppo Gavio (tranne la prima, di cui è socio di minoranza). Sono stati, invece, autorizzati incrementi inferiori a quelli richiesti per altre 3 (Autostrade per l’Italia, Ativa e Milano-Serravalle).

Come ogni anno il ministero giustifica nel modo che segue il salasso: ''Sono rincari che vengono concessi in applicazione delle normative vigenti e sono funzionali ad assicurare l’effettiva realizzazione degli investimenti posti a carico di ciascuna società concessionaria e a garantire il mantenimento della rete autostradale in condizioni di efficienza e di sicurezza per gli utenti''.

Protestano le associazioni dei consumatori. Commenta amareggiato il presidente di Adusbef Elio Lannutti: "Con gli aumenti concessi alle Autostrade, vera e propria gallina dalle uova d'oro, il Governo Monti ha assecondato tutte le richieste dei monopolisti, saccheggiando le tasche delle famiglie. In 13 mesi il governo Monti ha stabilito rincari per 3.690 euro a famiglia, nel 2012 furono di 2.200 euro, nel 2011 di 1.490"

Il fatto è che anche l'autostrada sta diventando un bene di lusso e sempre più automobilisti preferiscono utilizzare le vecchie provinciali. Del resto per chi ha una macchina a gas e deve recarsi ad esempio da L'Aquila a Teramo è diventato conveniente riscoprire la vecchia e tortuosa strada del passo delle Capannelle.

Ad ammettere questo fenomeno è stata la stessa Anas questa estate: “Ci si sposterà meno  - spiegò l'amministratore delegato Ciucci - Ci aspettiamo un incremento sulle strade prive di pedaggio''

Niente male come risultato per una delle privatizzazioni meno vantaggiose per i contribuenti della storia d'Italia.

 


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