Appalti della ricostruzione: ecco le tutte misure anti-mafia

16 Febbraio 2011   07:55  

Il Prefetto dell'Aquila, Giovanna Maria Iurato, ha presieduto una riunione insieme al Prefetto Bruno Frattasi, Coordinatore del Comitato Grandi Opere ed al rappresentante della Prefettura di Teramo, durante la quale è stato fatto il punto della situazione con i Sindaci del cratere sullo stato degli adempimenti previsti dalle Linee Guida per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione degli immobili classificati "B", "C" ed "E"

L'incontro ha visto la partecipazione anche del Responsabile della Struttura Tecnica di Missione, di Magistrati della Direzione Nazionale Antimafia, di funzionari dell'Organo della Presidenza del Consiglio competenti al rilascio dei Codici Unici di Progetto (CUP), nonché rappresentanti degli Ordini professionali degli ingegneri, architetti e geometri.

Nel corso della riunione sono state illustrate le procedure, con le quali i Comuni potranno richiedere, anche in maniera massiva, alla Presidenza del Consiglio il rilascio dei CUP, indispensabili a garantire la tracciabilità dei contributi pubblici erogati per i lavori della ricostruzione privata.

Tutti i partecipanti alla riunione hanno condiviso la necessità di assicurare la massima assistenza possibile ai cittadini nell'adempimento degli obblighi previsti a loro carico dalle Linee Guida.

A questo riguardo, è stato rimarcato come il cittadino non debba richiedere né il CUP (cosa che deve essere fatta dai Comuni) né il certificato antimafia alla Prefettura nei confronti dell'impresa affidataria dei lavori.

Difatti, i privati proprietari degli immobili sono tenuti soltanto a:

utilizzare conti correnti bancari o postali dedicati, anche in via non esclusiva, per ricevere i contributi ed effettuare pagamenti;

effettuare pagamenti alla ditta incaricata dei lavori per mezzo di bonifici postali, con l'indicazione del CUP comunicato dal Comune;

inserire nei contratti stipulati clausole volte a garantire la tracciabilità dei contributi pubblici e la possibilità di interrompere il rapporto contrattuale con la ditta risultata collusa con la criminalità organizzata;

interrompere il rapporto contrattuale con le ditte che, all'esito dei controlli della Prefettura, dovessero risultare colluse con la criminalità.

E' stato, inoltre, sottolineato il contributo che gli ordini professionali degli ingegneri, architetti e geometri possono fornire alle imprese nell'osservanza degli obblighi stabiliti dalle Linee Guida. Alle imprese affidatarie dei lavori ed a quelle subappaltatrici o fornitrici di prestazioni per l'esecuzione delle opere, è infatti richiesto di:

far transitare i pagamenti effettuati dal privato su conti dedicati anche in via non esclusiva;

effettuare i pagamenti ai subappaltatori e fornitori solo per mezzo di bonifici bancari o postali sui quali è riportato il CUP;

inserire nei contratti con i subappaltatori e fornitori clausole che consentano di interrompere il rapporto con le imprese risultate colluse con la criminalità.

Il Prefetto dell'Aquila ha, infine, ricordato che, con l'entrata in vigore delle Linee Guida, sono state avviate una serie di iniziative tese a tutelare i privati anche dal punto di vista contrattuale.

La Struttura Tecnica di Missione ha infatti messo a punto uno schema di contratto-tipo, pubblicato sul sito internet www.commissarioperlaricostruzione.it, che potrà essere utilizzato per l'affidamento dei lavori alle ditte prescelte e che contiene espressamente tutte le clausole a garanzia del privato committente.

Sempre nell'ottica di rendere un migliore servizio al cittadino, sul sito internet della Prefettura sarà pubblicata una lista delle domande, con le relative risposte, che più frequentemente vengono poste dai privati (www.prefettura.it/laquila Area comunicazione - Sezione Prevenzione infiltrazioni mafiose).

Il Prefetto dell'Aquila ha inoltre preannunciato che sono state programmate nuove operazioni ispettive ai cantieri che inizieranno dalla prossima settimana e che riguarderanno anche i lavori per la ricostruzione di edifici privati.

DOMANDE FREQUENTI SUGLI ADEMPIMETI ANTIMAFIA

Quale provvedimento disciplina gli adempimenti "antimafia" per la ricostruzione privata?

Gli adempimenti "antimafia" per la ricostruzione privata sono disciplinati dalla terza edizione delle Linee Guida, diramate dal Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica – Serie Generale n. 305 del 31 dicembre 2010.

Dove si può consultare la terza edizione delle Linee Guida?

Il testo della terza edizione delle Linee Guida è scaricabile dal sito internet della Prefettura dell'Aquila, al link "prevenzione delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione".

A quali lavori si applica la disciplina antimafia?

Gli adempimenti antimafia si applicano ai lavori di ricostruzione riparazione degli immobili di proprietà dei privati inagibili, classificati "B", "C" ed "E".

Essi, inoltre si applicano a:

titolari di attività produttive compresi alberghi che abbiano subito conseguenze economiche sfavorevoli a causa del terremoto;

soggetti che esercitano attività sociali, culturali ricreative e religiose per gli indennizzi destinati alla riabilitazione delle strutture adibite alle attività stesse;

imprese aventi ad oggetto la costruzione e vendita di edifici per uso non abitativo in relazione alla concessione di indennizzi per la riparazione con miglioramento sismico delle unità abitative danneggiate dal terremoto.

Cosa deve fare il privato cittadino per essere in regola con la disciplina "antimafia"?

Il privato cittadino deve:

comunicare al Comune, nella richiesta del contributo, il numero di conto corrente, bancario o postale, sul quale erogare il finanziamento pubblico e che sarà poi utilizzato per effettuare i pagamenti all'impresa che eseguirà i lavori (conto corrente dedicato);

verificare che il Comune abbia comunicato il CUP (Codice Unico di Progetto) relativo ai propri lavori di riparazione;

effettuare tutti i pagamenti a favore dell'impresa affidataria dei lavori, con bonifici, indicando sempre il CUP comunicato dal Comune;

inserire nel contratto con la ditta incaricata dei lavori la clausola di "tracciabilità" e la clausola "antimafia".

Cosa è il CUP (Codice Unico di Progetto)?

Il CUP è il codice che viene comunicato dal Comune ed è diverso per ogni intervento di ripristino degli immobili.

Da chi deve essere richiesto il CUP?

Il CUP deve essere richiesto, per ogni intervento di riparazione, dal Comune al competente Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri che provvede ad assegnarlo, dandone

comunicazione al Comune stesso. Il Comune comunica direttamente il CUP assegnato al privato.

Naturalmente il privato può sollecitare il Comune, qualora non abbia già provveduto, a richiedere il CUP.

Che cos'è la clausola di tracciabilità?

La clausola di tracciabilità è uno dei punti da inserire nel contratto con la ditta che eseguirà i lavori. Essa impegna l'impresa che eseguirà i lavori a effettuare i pagamenti per la realizzazione del progetto con bonifico bancario o postale, indicando sempre il CUP.

Che cos'è la clausola antimafia?

La clausola antimafia è uno dei punti da inserire nel contratto con la ditta che eseguirà i lavori. Essa consente al proprietario dell'immobile di interrompere l'esecuzione dei lavori, qualora la Prefettura accerti che l'impresa è collegata ad organizzazioni mafiose.

Cosa deve fare l'impresa affidataria dei lavori per essere in regola con la disciplina "antimafia"?

L'impresa deve:

a - indicare al proprietario dell'immobile il numero di uno o più conti correnti su cui eseguire i pagamenti (conto corrente dedicato);

b - utilizzare i conti correnti comunicati per l'effettuazione di pagamenti a favore di imprese sub-appaltatrici ed ai fornitori di materiali e servizi connessi all'esecuzione dei lavori affidati. I pagamenti devono essere sempre eseguiti con bonifico, riportando l'indicazione del CUP;

c - inserire la clausola di tracciabilità e la clausola antimafia nei contratti stipulati con le imprese sub-appaltatrici e con i fornitori di prestazioni di servizi e di materiali connessi all'esecuzione dei lavori.

La disciplina antimafia si applica ai lavori per i quali siano stati richiesti i contributi per la ricostruzione prima del 31 dicembre 2010?

Sì, nei seguenti casi:

alle domande di contributo che non siano state accolte né in via definitiva, né in via provvisoria, non essendosi il Comune ancora pronunciato sulla spettanza del contributo;

alle domande accolte, per le quali il Comune abbia corrisposto il contributo a titolo provvisorio, ma non ancora definitivo;

alle domande accolte in via definitiva, ma per le quali il contributo non sia stato interamente erogato, in quanto la sua corresponsione avviene per rate in relazione agli stati di avanzamento dei lavori.

Cosa deve fare per essere in regola con la disciplina antimafia chi decide fruire di un credito d'imposta, anziché richiedere la concessione del contributo?

Deve osservare gli stessi obblighi previsti per coloro che richiedono il contributo per i lavori di riparazione e ripristino dell'immobile, con la differenza che il conto corrente dedicato non deve essere comunicato all'atto della richiesta all'Amministrazione Finanziaria di fruire del credito d'imposta. Naturalmente, il conto corrente dedicato deve essere comunicato al Comune prima di effettuare i pagamenti all'impresa che eseguirà i lavori.

Il privato deve richiedere alla Prefettura il rilascio della certificazione antimafia nei confronti dell'impresa che eseguirà i lavori?

No.

E' disponibile un contratto - tipo che il privato proprietario e la ditta possono utilizzare?

Sul sito internet www.commissarioperlaricostruzione.it sarà a breve pubblicato il testo di un contratto-tipo che contiene anche la clausola di tracciabilità e la clausola antimafia.

Cosa succede al privato se non rispetta la disciplina antimafia?

I Comuni possono disporre:

la perdita totale del contributo se il privato effettua pagamenti senza avvalersi dell'intermediazione delle banche o di Poste Italiane s.p.a. (ad esempio effettuando pagamenti in contanti);

la perdita parziale del contributo (pari all'importo del pagamento effettuato), se il privato effettua pagamenti senza utilizzare il conto corrente dedicato o senza utilizzare il bonifico come mezzo esclusivo di pagamento (ad esempio, con assegno).

È possibile utilizzare il conto corrente dedicato anche per transazioni diverse da quelle riguardanti l'esecuzione dei lavori di riparazione degli immobili?

Sì, ricordando, però, di indicare sempre il CUP nelle transazioni riguardanti i lavori di riparazione.


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