Aquila Sviluppo, Comune e Provincia contro la liquidazione

14 Luglio 2008   16:12  
“Faremo di tutto per salvaguardare il futuro di Aquila Sviluppo. Una risorsa della nostra città, gestita male da Sviluppo Italia”.Queste le dichiarazioni congiunte della Presidente della Provincia, Stefania Pezzopane e del Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che, in vista dell’assemblea dei soci di Aquila Sviluppo domani a Roma, anticipano  le loro proposte sul futuro della SpA. “Provincia e Comune domani ribadiranno insieme la loro disponibilità a rilevare il sito aquilano per evitare la liquidazione della società. Siamo disposti ad acquisire le quote detenute da Sviluppo Italia, a condizione che la società, attualmente in perdita, ricostituisca il capitale sociale o, in alternativa, alieni i siti disponibili ad aziende serie, che già ne hanno fatto richiesta, per rendere l’area industriale da subito produttiva.Solo in questo modo sarà possibile azzerare le perdite della società e creare condizioni  favorevoli alla cessione delle quote.Abbiamo già manifestato le nostre intenzioni, con rispettive delibere di giunta, a Sviluppo Italia, che sembra invece orientarsi per la liquidazione definitiva della SpA.Un’ipotesi, cui ribadiremo la nostra contrarietà. Valuteremo tuttavia la percorribilità di soluzioni intermedie, ad una sola condizione, che ci siano espresse garanzie del governo a tutela dei lavoratori e a favore della reindustrializzazione di Aquila Sviluppo, risorsa d’eccellenza per l’intero territorio. Provincia e Comune sono del tutto estranei alla  situazione debitoria di Aquila Sviluppo. Come è stato evidenziato anche nella relazione conclusiva dei revisori dei conti, le perdite della società, di cui Sviluppo Italia è socio di maggioranza – detiene infatti il 90% delle quote azionarie, oltre a nominare Presidente e Amministratore Delegato- sono imputabili per lo più ai mancati incassi relativi ai servizi erogati alla Finmek.

Se Sviluppo Italia non è riuscita a far rispettare le regole- atteggiamento senz’altro deprecabile, cui deve seguire inevitabilmente un cambio di gestione- sia ora il governo a riportare la questione su binari corretti.

Reclamiamo un intervento urgente da parte del Ministro Scajola, che dovrà imporre alla gestione commissariale Vidal, espressione diretta del Ministero, di chiudere il contenzioso e imporre alla Finmek il versamento delle somme dovute”

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