Aquilani a Roma: ricostruzione e libera informazione

Consiglio comunale dichiara stato di agitazione

24 Giugno 2010   18:18  

È in stato di agitazione L'Aquila, da oggi anche formalmente, dopo che il Consiglio comunale riunito stamattina in piazza Navona a Roma ha approvato all'unanimità la delibera-appello al governo affinchè rivaluti le ragioni e lo stato del profondo disagio della popolazione terremotata. Proroga della detassazione per tutti, restituzione dilazionata nel tempo, ma anche Zona franca, che significa futuro economico, e risorse certe per la ricostruzione, delle case, dei beni culturali e del tessuto sociale. Questo chiede L'Aquila e con lei tutti i Comuni del cratere.
È l'ex presidente del Senato Franco Marini a esortare la politica ad essere unita.
In pullman da L'Aquila in centinaia hanno raggiunto Roma sotto i colori neroverdi, gli stessi della grande manifestazione del 16 giugno. Un'unica nota stonata, nella giornata romana, contestato il senatore del Pdl Piccone, che interrompe il proprio intervento e rientrando a palazzo Madama sbotta con il sindaco: se c'è un problema che ostacola la ricostruzione, questo si chiama Massimo Cialente.
La giornata si conclude sotto la sede Rai di viale Mazzini, dove gli aquilani chiedono una informazione più oggettiva alla televisione di stato, e le dimissioni del direttore del Tg1 Minzolini, reo di non aver dato adeguata copertura alle proteste dei terremotati, scesi in piazza in ventimila, appena una settimana fa.

Marco Signori


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