Archiviato il caso della donna incinta che perse la bimba dopo il vaccino: scagionati due medici

10 Maggio 2024   16:11  

Una tragica vicenda che ha coinvolto una donna di 33 anni di Pratola Peligna nel 2021 si chiude con l'archiviazione del procedimento penale a carico di due medici indagati per la morte fetale dopo la somministrazione del vaccino trivalente. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha emesso la decisione di "fatto non sussiste", scagionando così i medici coinvolti.

La donna aveva perso la bimba che portava in grembo all'ottavo mese di gravidanza, esattamente dieci giorni dopo aver ricevuto il vaccino trivalente. Aveva presentato denuncia e chiesto al giudice di acquisire rapporti sui vaccini del 2021 e di incaricare uno specialista di malattie infettive per una perizia specifica, al fine di accertare un possibile legame tra il parto prematuro e l'infiammazione delle membrane fetali.

La Procura aveva tuttavia chiesto l'archiviazione per i due medici indagati, basandosi sulle relazioni dei periti di parte che confermavano la correttezza delle azioni dei professionisti medici. Il ginecologo avrebbe raccomandato la vaccinazione per la pertosse secondo le linee guida ministeriali, mentre il medico vaccinatore avrebbe eseguito il booster come previsto dalle stesse disposizioni.

Il giudice, accogliendo le richieste del pubblico ministero, ha quindi concluso il procedimento, mettendo fine a questa dolorosa vicenda.


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