Arrestata famiglia per spaccio di cocaina, operazione nel quartiere Rancitelli

11 Ottobre 2024   15:20  

Cinque persone arrestate: tre in carcere e due ai domiciliari. Indagini difficili per il linguaggio in codice utilizzato dai membri della famiglia.

Spaccio di cocaina: famiglia arrestata dopo operazione nel quartiere Rancitelli

Un'operazione dei carabinieri nel quartiere Rancitelli di Pescara ha portato all’arresto di cinque persone accusate di detenzione e spaccio di cocaina. Tre degli arrestati sono stati trasferiti in carcere, mentre gli altri due si trovano agli arresti domiciliari, in esecuzione di un'ordinanza emessa dal tribunale. La famiglia coinvolta, di origini rom, operava da tempo nella zona, ma ulteriori dettagli sulla loro identità non sono stati resi noti.

L’indagine, partita nel dicembre 2022, ha permesso ai militari di documentare numerosi episodi di spaccio nel popolare quartiere di Rancitelli. Gli acquirenti, di diverse fasce d’età, raggiungevano la casa degli indagati, suonavano il campanello e si recavano all'interno per concludere l’acquisto delle sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa si è rivelata complessa a causa delle precauzioni adottate dalla famiglia per evitare di essere scoperta. Lo spaccio avveniva esclusivamente all'interno dell’abitazione, rendendo più difficile per le forze dell'ordine raccogliere prove dirette. Gli indagati usavano un linguaggio codificato per riferirsi alla droga, evitando di menzionare direttamente il termine "cocaina". In una nota dell’Arma si legge: "Gli indagati detenevano, commerciavano e cedevano la droga senza mai chiamarla per nome, utilizzando termini criptici o suoni di assenso che risultavano sufficienti a far comprendere il contenuto delle conversazioni".

Per esempio, la cocaina veniva indicata con espressioni come "bambino" o "macchina", termini che, all'apparenza innocui, avevano un significato chiaro per chi era coinvolto nel traffico di stupefacenti. Oltre alle conversazioni verbali, la famiglia utilizzava anche piattaforme di messaggistica istantanea e social network per comunicare con i clienti e organizzare le vendite. In alcuni messaggi, gli indagati facevano riferimento al prezzo e alla qualità della droga con frasi del tipo "quella vecchia 30" o "quella nuova 33", riferendosi rispettivamente al costo e alla tipologia della cocaina.

L’intera operazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra le forze dell'ordine e le segnalazioni dei residenti, preoccupati per il crescente degrado nella zona. Le indagini sono state condotte dal Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale dei carabinieri di Pescara, che ha seguito i movimenti del nucleo familiare, raccogliendo prove decisive per l'arresto.

Il quartiere Rancitelli, noto purtroppo per episodi di criminalità legati al traffico di droga, è da tempo oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine. Questa operazione rappresenta un passo importante nella lotta allo spaccio di stupefacenti nella zona, ma le autorità sono consapevoli che il lavoro da fare è ancora lungo. Le indagini proseguiranno per smantellare eventuali altre reti criminali presenti sul territorio, cercando di restituire sicurezza ai cittadini del quartiere.

Gli arrestati sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre continuano gli accertamenti per verificare eventuali ulteriori complicità o collegamenti con altri gruppi criminali attivi nella zona. La comunità di Rancitelli spera che questa operazione possa segnare l'inizio di un cambiamento verso una maggiore legalità e tranquillità nel quartiere.


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