Arrestati il Sindaco di Triggiano e il Marito dell'Assessora Regionale per Corruzione Elettorale

04 Aprile 2024   12:44  

Il sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, e Sandro Cataldo, marito dell'assessora regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia e referente del movimento politico Sud al Centro, sono stati arrestati e posti ai domiciliari con l'accusa di corruzione elettorale nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia.

L'indagine è stata avviata dopo il ritrovamento, il 6 ottobre 2021, di frammenti di fotocopie di documenti d'identità e codici fiscali in un cassonetto per l'immondizia. Dieci misure cautelari sono state eseguite questa mattina.

Anche l'assessora ai Trasporti della Regione Puglia, Anita Maurodinoia, è indagata per corruzione elettorale nell'ambito dell'inchiesta. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha accettato le dimissioni di Maurodinoia dall'incarico di assessore ai Trasporti e ha rassegnato le dimissioni anche dagli organismi del Partito Democratico.

Secondo l'inchiesta, un'associazione finalizzata alla corruzione elettorale avrebbe permesso di comprare voti alle elezioni comunali di Triggiano del 2021 e alle elezioni amministrative del 2020 a Grumo Appula, in provincia di Bari. I voti sarebbero stati acquistati anche al prezzo di 50 euro l'uno.

Nell'ordinanza si legge che "negli accertamenti condotti emergeva che la promessa e la consegna della somma di euro 50 erano finalizzate ad indicare quale preferenza sulle schede elettorali anche Anita Maurodinoia alle elezioni regionali".

L'inchiesta ha rivelato la presenza di un sistema politico clientelare e di una macchina organizzativa che si attivava con modalità illecite in ogni competizione elettorale nel territorio barese. Cataldo è stato considerato "capo e promotore dell'associazione, ideatore del programma criminoso" per cui si sarebbe "accordato con Lella", candidato consigliere comunale a Grumo Appula, poi diventato assessore alla Sicurezza e alla Polizia municipale e oggi arrestato e portato in carcere.

Il gip Paola Angela De Santis ha firmato l'ordinanza e ha dichiarato che "le dinamiche inerenti gli illeciti elettorali" trovano riscontro effettivamente in altre indagini inerenti diverse tornate elettorali confermando l'esistenza di un sistema politico clientelare nel Barese.


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