Arresto De Fanis, per GIP Pescara dichiarazioni Mascitti attendibili

De Fanis potrebbe compiere altri reati

12 Novembre 2013   14:29  

 "Le dichiarazioni rese da Andrea Mascitti sono da ritenersi credibili in quanto il suo narrato si palesa logico, coerente, dettagliato, verosimile, reiterato, costante ed univoco, sostenuto da numerosi riscontri esterni di tipo documentale e dal contenuto delle conversazioni".

E' uno dei passaggi dell'ordinanza cautelare del gip di Pescara per motivare le esigenze cautelari a carico dei quattro indagati. "L'esposizione dei fatti - prosegue l'ordinanza - e' ricca di dettagli ed e' apparsa significativa della volonta' precisa di fornire una esposizione completa, precisa, e particolareggiata, indice di lealta' e di assenza di qualsiasi sospetto manipolatorio e calunniatorio da parte della parte offesa che spontaneamente ha fornito ogni collaborazione agli inquirenti".

 L'assessore De Fanis "risulta, per come sopra dimostrato, dedito a strumentalizzare la propria carica a fini illeciti, predisponendo complesse strategie di procedure amministrative, denotando, pertanto, una pervicace abitualita' delittuosa di talche' e' altamente probabile che compira' altri reati della stessa specie di quelli posti in essere" .


   Per quanto riguarda la segretaria Lucia Zingariello il gip scrive che la donna "svolge mansioni da intermediaria nella attivita' illecita posta in essere da De Fanis stesso; anche per lei appare concreto il pericolo di reiterare condotte delittuose analoghe a quelle gia' accertate a suo carico".

Rosa Giammarco, responsabile dell'Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo, viene descritta come "funzionaria infedele ai propri compiti d'ufficio - si legge nell'ordinanza - consapevole del ruolo di De Fanis dietro l'associazione Abruzzo Antico, si e' adoperata per far ottenere i finanziamenti in favore dell'Assessore conoscendo le sovrafatturazioni e potrebbe continuare nella condotta e, anche per lei, concreto, allo stato appare il pericolo di inquinamento probatorio, non apparendo la Giammarco occasionale complice, ma concorrente abituale di De Fanis".

La terminologia utilizzata dagli indagati nel corso delle numerose attivita' tecniche disposte non lascia adito a dubbi circa il tipo di attivita' dagli stessi svolta e denota una particolare disinvoltura dei soggetti coinvolti a porre in essere le condotte specificamente indicate".

Ancora un passaggio dell'ordinanza cautelare emessa,  "Sono state intercettate, numerose conversazioni sia telefoniche che ambientali durante le quali gli indagati (in special modo Luigi De Fanis) hanno specificato i termini dei loro accordi, con un linguaggio che ha denotato in modo chiaro un comportamento a dir poco "spregiudicato" di gestione della cosa pubblica


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