Arresto Mascazzini, Pelini: nuovo colpo a logica commissariamenti

29 Gennaio 2011   12:41  

"L’arresto del commissario per la prevenzione del rischio idrogeologico in Abruzzo Gianfranco Mascazzini e di altre 13 persone è l’ennesimo scandalo che travolge la giunta Chiodi". Così Fabio Pelini, segretario di Rifondazione a L'Aquila, commenta lo "sfortunato" episodio.
"Ma soprattutto - aggiunge - testimonia di una politica mai arrivata così in basso e intesa solo come gestione di affari e clientele. Una logica che trova il suo humus naturale nelle logiche interne al centrodestra, ma che coinvolge anche il centrosinistra, incapace di pronunciare parole chiare e di atti conseguenti per denunciare ed opporsi ad una deriva amministrativa che passivizza e allontana dalla politica i cittadini.

Nel caso specifico a far riflettere dovrebbe essere ciò che da tempo denunciamo come esiziale della gestione politica regionale, che affida al moltiplicarsi delle strutture commissariali la gestione di settori strategici per il rilancio dell’Abruzzo.
Il tutto - prosegue Pelini - mortificando le istituzioni locali democraticamente elette. Dunque, siamo solo all’ultimo tassello di un puzzle fatto di malgoverno e corruzione, che ha coinvolto anche la gestione post-terremoto a L'Aquila, nell’affidamento poco chiaro a commissari governativi di deleghe espropriate ai cittadini ed ai loro eletti. Il fallimento di questa logica è ormai sotto gli occhi di tutti. Chiodi, commissario delegato alla Ricostruzione, - conclude - ne prenda atto e faccia un passo indietro".


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