Asl Lanciano-Vasto istituisce il premio di qualità

Migliorare la qualita': questo l'obiettivo della Asl Lanciano-Vasto (Chieti), che per sensibilizzare strutture e operatori a un tema cosi' importante ha istituito, per prima in Abruzzo, il Premio Qualita'. Si tratta di una iniziativa che mira a incoraggiare progetti e idee finalizzate alla ottimizzazione di quegli aspetti assistenziali a volte trascurati perche' ritenuti marginali, e che invece rappresentano indicatori importanti del gradimento espresso dagli utenti e del livello qualitativo percepito. A partire dal 2008, dunque, si apre la corsa al miglioramento degli standard a colpi di progetti che le unita' operative, sia ospedaliere che territoriali, dovranno presentare per partecipare al concorso, che mette in palio riconoscimenti e un premio in denaro per le iniziative ritenute piu' meritevoli da una giuria presieduta da un membro esterno e costituita da diverse figure aziendali e rappresentanti di Cittadinanzattiva."Spazio alla creativita', allora, ma senza eccessiva liberta' - spiegano alla Asl - perche' il percorso che porta alla qualita' e' in un certo senso gia' tracciato, e tocca starci dentro: a indicare la strada, infatti, e' l'esito del lavoro svolto nel 2007 con l'Audit Civico, la campagna voluta dalla Regione per promuovere l'ascolto e la partecipazione dei cittadini al fine di verificare il grado di rispondenza di strutture e servizi sanitari ai bisogni degli utenti. La rilevazione e' stata effettuata da un gruppo di lavoro costituito in egual numero da cittadini e dipendenti Asl, reclutati tramite avviso pubblico, che in collaborazione con Cittadinanzattiva ha condotto la prima indagine nelle unita' operative chirurgiche, i cui risultati sono stati utilizzati come indicatori a cui ispirare le azioni migliorative auspicate con l?istituzione del Premio qualita'".

L'Audit ha messo a fuoco vizi e virtu' dell'attuale organizzazione, dando una votazione positiva ad aspetti come l'informazione logistica e sanitaria, comunicazione ed educazione, e alla tutela dei diritti dei pazienti, mentre ha evidenziato la necessita' di azioni correttive riguardo al supporto ai degenti e alle famiglie, al rapporto tra malati e operatori sanitari, ai programmi di miglioramento della qualita' in generale; classificato, infine, nella media standard il confort alberghiero, senza punte di particolare rilievo, nel bene e nel male. Dalla rilevazione emerge che, in alcuni casi, 'piccolo e' meglio', vale a dire che negli ospedali di Gissi e Casoli, come di Atessa, sono piu' curati alcuni aspetti che rendono piu' agevole la degenza, come l'esistenza di opuscoli e cartelli informativi sul presidio e sui regolamenti che interessano i pazienti, appuntamenti per prestazioni con orari personalizzati, possibilita' di avere la tv in stanza, la disponibilita' di un parrucchiere o un barbiere, mentre sono piu' carenti circa il dialogo con i medici di base e la possibilita' di attivare i Servizi Sociali del Comune; al contrario, accomuna grandi e piccoli la mancanza di un agente di mediazione culturale e di un servizio di interpretariato, oltre ai tempi non proprio abbondanti dedicati alle visite dei famigliari. Eccelle l'ospedale di Lanciano nei pasti per la scelta di piu' menu offerta ai pazienti, mentre quello di Vasto brilla per la particolare attenzione prestata al paziente con dolore. L'esame delle strutture ai raggi X, dunque, ha indicato con chiarezza le possibili strade da percorrere per produrre piu' qualita', come, ad esempio, tempi di attesa e percorsi differenziati per esami diagnostici in rapporto alla gravita', appuntamenti per prestazioni ambulatoriali con orari personalizzati, scelta tra due o piu' opzioni per il menu' per i pazienti a dieta libera, diverso orario della distribuzione dei pasti, aumento del numero medio di ore di apertura ai visitatori del presidio durante i giorni feriali e festivi, linee di comportamento per fornire al paziente il nome del medico di riferimento, informazione sulle condizioni di salute, sugli accertamenti in corso, i tempi di degenza previsti, servizio di assistenza psicologica per malati gravi e loro familiari o per donne vittime di violenza.