Aspettando le case, tutti intorno al Tavolo della ricostruzione

Gianni Letta a L'Aquila

03 Febbraio 2011   13:45  

E' andato via di fretta e con la bocca cucita, con i pensieri forse ad emergenze più impellenti del post-terremoto abruzzese, il sottosegretario Gianni Letta, dopo aver partecipato questa mattina a L'Aquila al tavolo istituzionale di coordinamento, che anche a venire sarà un appuntamento fisso per fare il punto su una ricostruzione che stenta a partire e sui problemi ancora aperti sul fronte dell'assistenza, dei piani di ricostruzione, della rimozione macerie e molto altro

 Fa un bilancio dell'incontro, il commissario Gianni Chiodi e spiega che si è parlato del crono-programma degli interventi, di ricostruzione delle case Ater. Si è discusso di piani di ricostruzione che - ribadisce il commissario - sono strumenti essenziali e non possono essere bypassati. Ha detto che per la rimozione macerie si individuerà un soggetto attuatore responsabile di tutta la filiera.

Il sindaco Cialente a sua volta commenta: ''Se il governo è venuto finalmente a sedersi ad un tavolo è l'ammissione che nonostante la gestione commissariale a L'Aquila si è perso un anno tra ritardi e incertezze ed è giunta l'ora di dare una svolta.''  E conferma i suoi dubbi sui piani e più in generale sulla governance della ricostruzione, fissando un principio: ''L'Aquila non può essere ricostruita da chi non sa nemmeno dove sta la chiesa di san Bernardino''.

IL COMMISSARIO CHIODI: ''STIAMO LAVORANDO BENE, AVANTI COSI'''

"Il Governo ha gia' stanziato i fondi, ora vogliamo cominciare a vedere gli edifici ricostruiti". Ha esordito cosi' il commissario Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, alla riunione del tavolo di coordinamento sulla ricostruzione, cui ha partecipato oggi anche Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Con questo messaggio, chiaro e semplice, il Commissario delegato per la Ricostruzione ha ribadito "la necessita' di avere a disposizione in tempi brevi i piani di ricostruzione dei centri urbani da parte dei sindaci dei Comuni, data la disponibilita' economica per finanziarli".

Chiodi, quindi, ha rivolto un appello ai presenti chiedendo a tutti i soggetti attuatori, in particolare Comuni e Province, "di presentare al piu' presto i crono-programmi degli interventi da realizzare e di attuare tutte le misure necessarie per ridurre i tempi di ricostruzione".

L'appello e' stato raccolto dal sottosegretario Letta, che ha annunciato di tornare all'Aquila per presenziare il tavolo di coordinamento e per vedere i piani di ricostruzione. "Mi allontano confortato - ha detto Letta - e' questo l'obiettivo che mi aspettavo. Stiamo lavorando bene, andiamo avanti".

 

IL SINDACO CIALENTE: ''SUBITO LA RICOSTRUZIONE DEL CENTRO STORICO''

"Il tavolo di coordinamento degli Enti per la ricostruzione è stato un proficuo momento di confronto tra i soggetti a vario titolo coinvolti nel processo. Una prospettiva che apre alla possibilità di risultati concreti".

Questo il commento del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente a seguito della riunione tenutasi stamani nella sede della Struttura di gestione dell'Emergenza alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e del commissario alla Ricostruzione Gianni Chiodi.

"Il commissario Chiodi e la Struttura di Missione – ha dichiarato Cialente - hanno ribadito le considerazioni già espresse sui piani di ricostruzione, mentre il Comune, per parte sua, ha avuto modo di spiegare che l'amministrazione si muove nell'ambito delle competenze attribuite dalla legge sugli enti locali e nel rispetto delle norme contenute nel Piano regolatore generale, nonché sulla base delle indicazioni fornite dal legislatore in sede di conversione in legge del cosiddetto decreto Abruzzo che, nel comma 5 bis dell'articolo 14 della legge 77 (legge sul terremoto), individua come obiettivo generale la definizione delle linee di indirizzo strategico per assicurare la ripresa socio economica, la riqualificazione dell'abitato e per facilitare il rientro delle popolazioni nelle loro abitazioni.

Il Comune dell'Aquila – ha proseguito il primo cittadino – ha intrapreso un percorso di ricostruzione nel rispetto del proprio strumento di pianificazione, vale a dire il Prg, di assoluta trasparenza e regolarità, non sostituito, come si evince dalla succitata legge di riferimento e dalle numerose ordinanze ad essa seguite, da qualsivoglia piano di ricostruzione. Il piano di ricostruzione, quindi, a parere del Comune, deve essere interpretato come strumento strategico di programmazione che deve risolvere le esigenze specifiche e generali per ogni area perimetrata di stretto riferimento, ma non deve essere considerato, in via esclusiva, uno strumento urbanistico ad attuazione esecutiva, dal momento che in tal caso diverrebbe una norma generale destinata ad appesantire l'intero processo di ricostruzione e mal si coniugherebbe con l'esigenza, riconosciuta dallo stesso legislatore, di favorire la ripresa economica e di facilitare il rientro della popolazione nelle proprie abitazioni in tempi accettabili".

"Colgo l'occasione – ha aggiunto il sindaco Cialente - per precisare che il senso della risposta della commissione tecnico scientifica al documento proposto dal commissario non può essere usato strumentalmente, essendo quello di richiamarsi all'ordinamento degli enti locali e non di sostenere la tesi per la quale il piano di ricostruzione è uno strumento obbligatorio e quindi da applicare per legge in forma estensiva.

Il Comune ha inoltre avuto modo, nel corso dell'incontro di stamani, di spiegare al rappresentante del Governo la necessità che, come auspicato da tutti, le parti di territorio perimetrate ai sensi del decreto legge 1444 del 1968 e dell'articolo 2 del decreto n. 3 del 2010 del commissario per la ricostruzione, chiamate implicitamente centri storici, possano godere di tutte le provvidenze economiche, senza distinzione alcuna, ivi comprese quelle relative alle seconde case, per garantire la "ricostruzione armonica dell'abitato", obiettivo peraltro richiamato sia nella legge primaria sul terremoto sia nelle ordinanze attuative".


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