Coinvolti dieci pugliesi e due abruzzesi nell'attacco al portavalori dell'Istituto Aquila sull'autostrada di Pescara
Le indagini sulla tentata rapina avvenuta lo scorso luglio sull'autostrada tra i caselli di Pescara ovest e Pescara nord hanno portato all'identificazione di 12 indagati, di cui dieci provenienti dalla Puglia e due dall'Abruzzo (un 58enne originario di Città Sant’Angelo e un 60enne del Teramano). Si sospetta che essi abbiano avuto un ruolo attivo nell'assalto al portavalori blindato dell'Istituto Aquila.
Il tentativo di rapina, avvenuto il 7 luglio, ha visto sparare 30 colpi di kalashnikov contro il furgone blindato che trasportava 300mila euro. Fortunatamente, l'arrivo tempestivo della polizia ha costretto i rapinatori alla fuga, senza riuscire a portare a termine il colpo.
La Procura di Pescara ha individuato alcuni dei presunti fiancheggiatori, conducendo recentemente perquisizioni a tappeto a Foggia e Pescara. Durante queste operazioni, è stato individuato un covo a Montesilvano, in una strada chiusa, dove i rapinatori avevano trascorso la prima notte. L'inchiesta continua per chiarire i dettagli e accertare le responsabilità di ciascun indagato nell'attacco al portavalori.