Fa ancora discutere l'ipotesi di introduzione di un pedaggio per l'Asse attrezzato Chieti-Pescara.
Le forze politiche si dividono e litigano su una eventualità assolutamente impopolare e che tutti considerano dannosa, contenuta nella manovra finanziaria con la quale il governo sta racimolando spiccioli da ogni dove.
Il Pd se la prende con il centrodestra, e il Pdl evidentemente imbarazzato per la scelta del proprio governo, prova a rimediare.
Vincenzo Ginefra, capogruppo in Consiglio comunale, annuncia un ordine del giorno per chiedere a sindaco e giunta di scongiurare il balzello.
Replica Alessio Di Iorio, capogruppo Pd, il centrodestra vuole “violentare Chieti e i suoi cittadini”, “trasformare l’asse attrezzato in una strada a pagamento è la proposta più assurda che potesse arrivare da Roma”.
Il Pdl nell'odg prova a spiegare l'importanza dell'arteria, e che il suo inserimento tra le tratte a pagamento avrebbe “ricadute negative sulla cittadinanza teatina in termini sociali ed economici”.
E proprio sulla “filiera” pidiellina fa leva il centrosinistra: “non capisco – dice Di Iorio – cosa stiano facendo i due presidenti delle Province e i due sindaci di Chieti e Pescara. Chi oggi governa le Province e Comuni appartiene allo stesso schieramento del governo nazionale, ma non riesce ad eliminare l’Asse attrezzato da questa nuova tassa. Eppure ci sono parlamentari e consiglieri regionali che siedono anche nei Consigli comunali: a Roma saranno loro ad imporre sui chietini il pedaggio”.