Assegno di solidarietà per gli italiani all´estero: La Spi-C

27 Settembre 2007   22:50  
Il Dipartimento internazionale di Spi Cgil interviene sull´assegno di solidarietà per gli italiani all´estero, per il quale si sta impegnando molto la deputata Mariza Bafile, italo-venezuelana di origini abruzzesi. In relazione alle notizie di agenzia, che attribuiscono Franco Danieli, viceministro agli Esteri con delega per gli Italiani all´estero, la proposta di sostituire l´istituzione di un "assegno di solidarietà" per gli italiani anziani e indigenti all´estero, con l´aumento delle risorse a disposizione dei Consolati per far fronte alle emergenze assistenziali, lo Spi-Cgil condivide e fa propria la posizione di contrarietà già espressa dalla Cgil tramite Andrea Amaro, Responsabile per gli italiani all´estero e Vicesegretario generale del Cgie. La proposta di Danieli, continua la nota del sindacato, "rimuove infatti la condizione di diritto che la proposta di legge per l´istituzione dell´Assegno di solidarietà prevede, determinando una situazione aleatoria e consegnando ai consolati la discrezionalità dell´intervento a fronte di eventuali richieste. In tal senso va ricordato che uno studio di qualche anno fa sui comuni italiani aveva evidenziato che a usufruire dei servizi sociali erano in genere gli anziani di cultura media, autosufficienti e informati delle opportunità offerte. Gli esclusi erano proprio quelli che dei servizi sociali ne avevano più bisogno, i più disagiati e disinformati, senza strumenti e capacità per accedervi. E se questo vale in Italia non è difficile immaginare che l´intervento assistenziale dei Consolati, attivabile su richiesta dell´interessato, già oggi esclude vaste aree di connazionali anziani in condizione di fragilità e indigenza, per il solo fatto di abitare in zone periferiche, di scarsa informazione e lontane dal Consolato". D´altro canto, prosegue la nota della Spi-Cgil, "perché le stesse disponibilità economiche enunciate dal Viceministro per il potenziamento dell´assistenza consolare non possono rappresentare una prima base costitutiva delle risorse necessarie per il finanziamento della Legge per l´Assegno di solidarietà?". In tal senso il sindacato dei pensionati rinnova con forza la richiesta di un puntuale atto politico da inserire nella Finanziaria 2008, dando continuità all´Ordine del giorno votato dal Parlamento italiano il 18 novembre 2006, nel corso del dibattito sulla Finanziaria 2007, che impegnava il Governo "in materia di solidarietà sociale, a individuare strumenti efficaci per la protezione delle fasce più deboli delle collettività italiane all´estero, come gli anziani, garantendo il diritto alla salute e all´assistenza sociale anche mediante forme di integrazione al reddito che possano contribuire ad affrontare situazioni di particolare indigenza". Non va infine dimenticato, conclude la nota della Spi-Cgil, che le particolari condizioni di gravità e l´età avanzata dei potenziali interessati all´Assegno di solidarietà lo rendono uno strumento quanto mai necessario e urgente.

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