´Polizza di salute e sanità´: è il nome del progetto che garantirà 1000 polizze sanitarie agli italiani residenti in Venezuela, specificamente nelle circoscrizioni consolari di Caracas e Maracaibo, i cui costi saranno coperti dallo Stato italiano. Una positiva, importante risposta ad un problema che da sempre attanaglia le fasce più deboli delle nostre comunità allestero.
"Finalmente si sta muovendo qualcosa a livello istituzionale per garantire agli italiani residenti in Venezuela che si trovano in stato di indigenza il diritto ad avere assistenza, anche se privi di mezzi economici, in caso di malattia". Così il Patronato Inas Cisl, che ha prontamente accolto il bando emanato dal Consolato Generale di Caracas per l´istituzione di mille polizze sanitarie a beneficio dei nostri connazionali residenti all´estero.
E´ stato il Console dItalia a Caracas ad illustrare al locale Comites, di cui fa parte anche la Coordinatrice dellInas Venezuela Annamaria Fiore, l´importante progetto sanitario. La polizza dovrebbe avere durata annuale ed un tetto assicurativo tra i 50 e i 60 milioni di bolivares, ovvero dai 600 agli 800 euro per ciascun assistito.
Non facile sarà definire i requisiti e individuare i destinatari delle polizze, per questo il Consolato ha richiesto collaborazione anche da parte dei patronati, che avranno pertanto un ruolo molto importante.
Molti sono gli aspetti ancora da puntualizzare, ma è stato anticipato che tra i rimborsi previsti dovrebbero figurare le spese per visite, ricoveri e operazioni e per i medicinali. Sarà probabimente fissato un limite di età per essere assicurati, punto delicato, quest´ultimo, poichè trova contrario il Comites.
Liniziativa, pur se ancora incompleta ed in fase di definizione, rappresenta secondo lInas Cisl un´iniziativa importante, un primo, concreto passo verso le fasce più deboli della società. Il Responsabile del Coordinamento sedi estere e Politiche internazionali, Gianluca Lodetti ha così commentato l´iniziativa: "Ammirevole il fatto che lo Stato italiano voglia dotarsi di strumenti per garantire ai connazionali allestero, ove i sistemi locali non offrano una protezione sufficiente, un diritto basilare come quello alla salute, pilastro irrinunciabile di una piena ´cittadinanza sociale´ della ´persona migrante´. Non a caso - prosegue Lodetti - questo tema era stato già evidenziato nel corso dei lavori del Convegno sullemigrazione che il patronato della Cisl ha animato a Roma nel marzo 2006, nonché posto allattenzione del Cgie nellambito dei lavori del Gruppo Sanità operante allinterno della II Commissione tematica (Tutele sociali), nel quale è rappresentato anche lInas".
Il progetto ´Polizza di salute e sanità´ rappresenta una sorta di test , una sperimentazione che, se darà i risultati sperati, potrà essere replicata anche in altri paesi dellAmerica Latina dove si trovano nostri connazionali in difficoltà.
Patrizia Santangelo
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