Associazione ''Il cratere che resiste'': sanatoria e ragionevolezza per casette fai da te

03 Maggio 2011   14:23  

Nasce a L'Aquila l'associazione ''Il cratere che resiste''. Al nostro microfono il presidente Lucio De Bernardinis, che con un gazebo sta raccogliendo adesioni al supermercato L'Aquilone, spiega gli obiettivi dell'associazione.

Prima di tutto ascoltare e capire, raccogliere i bisogni reali e concreti delle popolazioni terremotate, con lo scopo di trasformarle in sintesi politica e proposte. L'aquila che resiste vuole essere davvero rappresentativa si una importate fascia della popolazione.

Potenzialmente - conferma De Bernardinis - vogliamo coinvolgere tutte le 57 amministrazioni comunali del ‘cratere’, area che abbiamo voluto inserire nel nostro nome”.

Una battaglia di civiltà però l'associazione il cratere che resiste è già pronto a portarlo avanti.
E' quello relativo alle cosiddette casette provvisorie costruite dopo il sisma. Certo, si sono verificati abusi e speculazioni. Ma nella maggior parte dei casi queste casette sono state pagate di tasca propria da terremotati con casa E a cui non sono state date alternative, provvedendo da soli a risolversi. l'emergenza.
 
“Il problema dei manufatti temporanei, delle casette - sostiene il presidente Lucio De Bernardinis  - va affrontato a ogni costo. Tra un anno molte delle 4.500 realizzazioni che ci sono state nei 57 comuni potrebbero diventare abusive per la scadenza dell’autorizzazione triennale.

Per chi ha speculato o ha agito in modo opportunistico ci sta bene che non ci sia tutela, ma per chi ha dovuto mettersi un tetto sulla testa, magari giovani coppie, il problema è sociale”.

L'associazione indica dunque all'amministrazione comunale l'unica soluzione ragionevole: la sanatoria. 


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