Assolto il Commercialista: La Morte della Compagna Era Suicidio

La Corte d'assise d'appello dell'Aquila ha assolto Luca Orsini, commercialista di Pescara, dall'accusa di abbandono di incapace aggravato dalla morte e vilipendio di cadavere. In primo grado, Orsini era stato condannato a quattro anni e quattro mesi per la morte della sua ex compagna, Ornella Florio, 39 anni, bancaria, trovata impiccata nel bagno della sua abitazione a Pescara il 7 luglio 2017.

Quella mattina, dopo una notte di alcol e droga, Orsini aveva chiamato la polizia per segnalare il suicidio della donna, ipotesi a cui i familiari della Florio non avevano mai creduto. Nel 2022, Orsini era stato condannato con rito abbreviato, ma assolto dalle accuse di omicidio collegato all'abbandono di incapace e cessione di droga.

Dopo una lunga discussione, la Corte d'appello ha emesso la sentenza di assoluzione, nonostante il procuratore e le parti civili avessero chiesto la conferma della condanna di primo grado. La difesa, rappresentata dall'avvocato Giovanni Spina del foro di Perugia, ha basato la propria strategia su una lettera in cui Florio annunciava il suicidio e si scusava con la famiglia, e su prove scientifiche che non escludevano l'impiccamento come causa della morte.

Il legale di Orsini ha espresso soddisfazione per la sentenza, dichiarando all'Ansa: "È la sentenza che ci aspettavamo e su cui contavamo, in quanto riteniamo abbia accolto tutta la nostra impostazione difensiva". Le motivazioni della sentenza saranno rese note nei prossimi giorni.