Un gruppo di ricercatori con a capo Alasdair Allan e Pete Warden avrebbero raccontato al "The Guardian" una loro recente scoperta sul comportamento del GPS dell'iPhone di Apple, nel loro comunicato si legge:
I file forniscono, tramite latitudine e longitudine, le coordinate esatte della posizione del telefono che le ha registrate, oltre ad un data. Ciò significa che chiunque rubasse il telefono o il computer di un’altra persona, potrebbe saperne i movimenti, utilizzando un semplice programma.
Un bel problema in fatto di privacy e riservatezza per tutti i possessori del melafonino, ancora non si registrano comunicazioni da parte dell'azienda, ma i primi riscontri darebbero ragione ai ricercatori.
E' evidente che se per una persona "normale" potrebbe non essere preoccupata della cosa per un politico o un personaggio "sotto scorta" o un Vip la notizia è devastante.
Semplicemente perdendo il telefono un maleintenzionato potrebbe conoscere tutti i nostri spostamenti e le nostre abitudini.
Un caso simile si ebbe in America quando il Presidente Obama si insediò e dovette combattere una lunga guerra contro i protocolli di sicurezza della Casa Bianca per riuscire a tenere il proprio BlackBerry.
Immaginiamo cosa succederebbe se qualcuno trovasse l'iPhone di Gianni Chiodi, Presidente della Regione Abruzzo o del Presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano oppure l'iPad del Presidente della Provincia dell'Aquila Antonio Del Corvo?
Aspettiamo la risposta di Apple.