Audizione Lusi alla Camera, Legnini: "Figuraccia di Febbo, è regolamento a impedire trascrizione"

19 Maggio 2012   09:41  

“Le dichiarazioni dell’assessore Febbo, basate su una volgare scorrettezza istituzionale e politica, non meriterebbero risposta se non provenissero da un rappresentante dell’istituzione regionale, che prima di parlare e fare inaccettabili allusioni dovrebbe conoscere il rilievo costituzionale della Giunta per le immunità parlamentari e le regole del suo funzionamento. Nei 64 anni di vita della Costituzione repubblicana, mai l’audizione di un parlamentare raggiunto da ordinanza di custodia cautelare è stata oggetto di trascrizione, per la semplice ragione che le sedute sono secretate e ciascuno dei suoi componenti è tenuto alla riservatezza, tanto più quando si discute della libertà personale”. Lo afferma il senatore del Pd Giovanni Legnini.

“Il capogruppo del Pdl in Giunta ha chiesto, per la prima volta e per ragioni di strumentalizzazione politica, la trascrizione che il regolamento non consente, tanto che non è stata poi disposta. Il capogruppo del Pd senatore Sanna ha motivato la non possibilità di effettuare tale adempimento per garantire l’autonomia dei lavori della giunta e la libertà nell’espressione dei suoi componenti, ed io mi sono limitato ad esporre le ragioni costituzionali e regolamentari: la funzione dei componenti della Giunta è infatti assimilabile a quella giurisdizionale”.

Quanto al presunto ostacolo all’azione penale del Pm, Legnini ricorda che “il senatore Lusi è stato già interrogato per due volte dalla procura di Roma, e dovrà affrontare un processo pubblico: l’opinione pubblica sa già tutto ciò che ha dichiarato, e altro saprà quando gli atti saranno resi pubblici secondo le regole processuali del nostro Paese. Non si comprende dunque quale ostacolo possa configurare all’esercizio dell’azione penale del Pm, tanto più che il Pd è orientato a votare a favore della richiesta di arresto, mentre non si sa ancora quale comportamento vorrà adottare il Pdl, visto che in tutti i procedimenti fin qui esaminati, da ultimo il caso De Gregorio nella vicenda Lavitola, si è sempre espresso contro le richieste di misura cautelare. Inoltre è utile che Febbo sappia che il suo partito in Senato lo scorso anno ha presentato una proposta finalizzata alla totale secretazione delle sedute di Giunta, con preclusione anche del resoconto sommario previsto oggi dal regolamento.

Quindi l’assessore Febbo, prima di parlare, avrebbe il dovere di informarsi o di farsi informare, piuttosto che esporre se stesso e la Regione che rappresenta a figuracce e svarioni comunicativi frutto di ignoranza. E stia tranquillo anche sulla ridicola e inesistente irritazione di Bersani, che dirige molto bene un partito che in 24 ore ha espulso Lusi dopo che sono emersi i fatti. Da tutti accettiamo osservazioni, tranne che da Febbo e dal Pdl”.


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