Aumentano gli infortuni sul lavoro. La Cgil accusa aziende, la polit

30 Marzo 2007   14:51  
Undici vittime sul lavoro nei primi tre mesi del 2007. Il dato, reso noto stamane dalla Cgil, è solo uno dei segnali dell´emergenza e della vergogna rappresentate nella nostra regione dalle morti bianche, aumentate dell 1,2% nel 2006 e, cosa ancor più grave, in controtendenza con il dato nazionale. A seguire e nel dettaglio, i dati elaborati dall´Osservatorio del dipartimento prevenzione della Cgil Abruzzo: nel 2005 gli infortuni erano pari a 24.171 contro i 24.465 del 2006 (+ 294). Inoltre, si contano 35 morti contro i 32 del 2005, mentre nei primi mesi del 2007 si registrano 11 morti per lavoro. In particolare nel 2006 la Provincia dove gli infortuni sono aumentati maggiormente e´ Chieti (+ 299), segue L´Aquila (+ 35), e infine Pescara (+18). A Teramo invece si registra una diminuzione (- 56). Per quanto riguarda gli infortuni mortali il primato spetta all´Aquila (+ 4), seguita da Teramo (+ 1). A Chieti invece sono diminuiti (-2) e a Pescara il numero e´ rimasto invariato (7). I numeri cambiano di anno in anno, le cause sono però sempre le stesse: pochi controlli nei cantieri, aumento del lavoro e nero e precario, richiesta da parte dei datori i lavori di ritmi di lavoro sempre più serrati, abuso di alcol e droghe da parte dei lavoratori, latitanza delle Asl e della politica. "La giunta regionale e i manager delle Asl - ha infatti detto Gianpaolo Di Odoardo della Cgil - hanno la responsabilità´ di quello che avviene all´interno delle aziende, oltre al datore di lavoro. Negli ultimi quindici anni sono cambiate giunte ed assessori, ma l´aumento degli infortuni e´ stato costante." FT

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore