L'approvazione della manovra economica, giunta ieri, ha portato una sorpresa poco gradita per le famiglie italiane. Nonostante la recente polemica sulla deputata Mennuni e i proclami sugli aiuti alla maternità, la legge di bilancio ha confermato l'aumento dell'IVA su alcuni prodotti per l'infanzia.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l'imposta sul valore aggiunto salirà dal 5 al 10% su latte, preparazioni alimentari per lattanti, pannolini e prodotti femminili come assorbenti, tamponi e coppette mestruali. Addirittura, l'IVA sui seggiolini per bambini da installare nelle auto passerà dal 5 al 22%.
Questi prodotti avevano beneficiato di un abbassamento dell'IVA al 5% con la manovra del 2023, ma la decisione attuale rappresenta un'inversione di tale tendenza. La scelta non è indolore per le famiglie, considerando che, secondo uno studio di Play Like Mum, una famiglia con un neonato spende circa 327 euro solo nel primo mese di vita, una delle cifre più alte a livello mondiale. Ogni cambio, comprendendo pannolini e salviette, costa circa un euro in Italia, a differenza di Francia (63 centesimi), Austria (57 centesimi) e Germania (52 centesimi).
Nonostante i tentativi delle opposizioni di impedire l'aumento dell'IVA con un emendamento alla Camera, l'aula ha respinto la proposta, generando polemiche che molto probabilmente continueranno a lungo.