Auto, prezzi in aumento del 2,5%: come risparmiare e perché svecchiare il parco circolante

18 Febbraio 2020   14:54  

Il discorso relativo alle automobili non è facile da affrontare, soprattutto alla luce di due fattori: da un lato i costi, e dall’altro l’impatto che queste vetture hanno sull’ambiente. Per quanto concerne i primi, la spesa per il mantenimento e la manutenzione di un’auto può incidere parecchio sulle uscite mensili. Nel secondo caso, invece, tutti noi sappiamo che certe alimentazioni impattano sull’ecosistema e sulla sua salute, per via delle emissioni di CO2. 

Va poi aggiunto un ulteriore elemento, sempre in relazione all’inquinamento ambientale, e stavolta si parla dell’età del parco auto circolante in Italia: più vecchie sono le vetture, meno aggiornate sono le alimentazioni, e quindi più elevato è il livello di emissioni prodotto.

Prezzi in aumento del 2,5%: un approfondimento

Il 2019 è stato un anno particolarmente positivo per il mercato auto, ma ha avuto anche alcune zone d’ombra, specialmente se lo si studia dal punto di vista dei consumatori. Nello specifico, lo scorso anno abbiamo assistito ad un incremento complessivo dei prezzi pari al +2,5%. Il dato proviene da uno studio condotto da Istat, calcolando l’indice dei prezzi al consumo e analizzando i listini. Oggi comunque si trovano ottime alternative per risparmiare, come ad esempio nel caso di CarPlanner, un portale ricco di proposte sia per l’acquisto che per il noleggio a lungo termine. 

Andando nel dettaglio sono diverse le voci di spesa in aumento, a partire dai costi dei servizi di assistenza (+1,5%), passando per quelli di manutenzione e riparazione (+1,6%) seguiti poi da lubrificanti (+0,9%) e dai ricambi e accessori (+0,4%).

Naturalmente va considerata anche l’altra faccia della medaglia: i prezzi crescono ma cresce anche la dotazione tecnologica delle vetture, e questo giova al comfort e alla sicurezza.

Perché è necessario svecchiare il parco auto in Italia?

L’Italia è uno dei paesi più vecchi d’Europa, anche se si parla di automobili, perché il nostro parco circolante ha una media superiore agli 11 anni di vita (11,5 per la precisione). Nonostante i tanti discorsi sull’inquinamento e sulle nuove alimentazioni green, purtroppo la lezione è stata recepita solo in maniera blanda, vista questa notizia. 

Si tratta di un problema perché, come anticipato, le auto vecchie incidono in modo piuttosto pesante sulla qualità dell’aria, e dunque sulla qualità della vita di chi abita le città tricolori e del pianeta. Non a caso, spesso nelle metropoli dello Stivale i livelli di smog e di concentrazione di particelle nocive (PM10) superano i livelli di guardia, portando al blocco del traffico. 

Certo, è vero che le auto elettriche hanno vissuto un boom di vendite nel 2019, ma è altrettanto vero che la loro percentuale sul totale del parco circolante è ancora risicata, con una quota dello 0,5% (che dovrebbe arrivare a 0,8% nel 2020).


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