Avezzano, inaugurato il museo sul prosciugamento del lago del Fucino

28 Maggio 2012   11:57  

E' stato inaugurato lo scorso primo Maggio con l’obiettivo, centrato in pieno, di ritessere la storia di un territorio ancora poco conosciuto. Ad Avezzano nelle due palazzine che ospitavano l’ex mattatoio cittadino, adeguatamente recuperate e rifunzionalizzate, oggi si può vistare Il Museo Lapidario e Del Prosciugamento del Lago del Fucino creato ex novo seguendo tecniche all’avanguardia nel campo dell’allestimento museale, questo nuovo spazio espositivo è stato pensato per restituire alla città il valore di una delle più grandi opere ingegneristiche del XIX secolo, la seconda dopo l’apertura del Canale di Suez dell’Italia post Unitaria, che ha riguardato tutto il territorio della Marsica e che ha cambiato anche la storia dell’intera regione.

Un museo del e per il territorio che cercherà di far conoscere anche la storia dei tanti frammenti e reperti archeologici che l’antico Lago del Fucino ci ha restituito e che finora erano relegati ed inaccessibili. Ma il progetto del nuovo museo si inserisce in un più ampio progetto, realizzato dall’Associazione Culturale Antigua con il sostegno delle istituzioni cittadine e regionali e della Fondazione Carispaq, dal nome L’aia dei musei che nasce dalla volontà di far nascere un centro culturale nel quale siano comprese più strutture museali.

“Investire nel museo - spiega Flavia De Sanctis dell’Associazione Antigua - vuol dire non solo potenziare l’offerta culturale e la fruibilità del patrimonio culturale della Marsica, ma creare una risorsa per lo sviluppo socio economico del territorio, attraverso interazioni con settori come il turismo ed il tempo libero.

Sono state realizzate due strutture poliedriche capaci di dialogare e creare interazione non solo con gli esperti di settore, ma anche e soprattutto con il fruitore occasionale, al quale sarà proposta una forte esperienza culturale, condotta attraverso la commistione di linguaggi suggestivi e di immediata comprensione.

Gli allestimenti sono mobili - ove possibile - al fine di garantire una flessibilità e polifunzionalità di utilizzo degli stessi spazi museali. Superando la concezioni tradizionali, L’aia dei musei è concepito come un luogo dinamico, dove il carattere museale acquista vitalità operativa e gestionale: un centro culturale con ampio raggio operativo, luogo di incontro e confronto per la città e per la sua comunità”. Angela Ciano


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