Avrebbe fatto benzina con soldi del Comune, rinvio a giudizio per peculato per dipendente comunale

Il legale dell'uomo: "Nessun arricchimento indebito"

09 Ottobre 2014   12:37  

Andrà a processo un operaio di Atri dipendennte del Comune, Domenico Di Nardo Di Maio, che secondo gli inquirenti avrebbe fatto il pieno di benzina alla propria auto adoperando carte carburanti dell'ente.

Per tale motivo, dunque, l'uomo è stato rinviato a giudizio su richiesta del pm Stefano Giovagnoli con l'accusa di peculato, e comparirà al cospetto dei giudici il 7 maggio 2015. Nello specifico, il dipendente avrebbe utilizzato indebitamente due carte carburante, una delle quali sarebbe stata attinente ad un mezzo ormai in disuso, durante l'intero arco del 2001, facendo pieni di benzina per un totale di circa 6.000 euro.

L'accusa di peculato si è configurata in virtù della sua qualifica di responsabile del servizio di manutenzione, altrimenti si sarebbe trattato di mera appropriazione indebita.

L'uomo, qualora dovesse essere riconosciuto colpevole, rischierebbe una condanna fino a 10 anni, anche se il suo legale Camillo Consorti ha già provveduto a negare che egli, in quanto operaio, non può rivestire un incarico di tale responsabilità, e dunque si andrebbe a configurare il non luogo a procedere. L'avvocato ha inoltre chiarito che "nel dibattimento dimostreremo come il mio assistito non si è in alcun modo arricchito indebitamente".


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