Sportelli chiusi in tutta Italia domani per lo sciopero generale dei bancari.
I 309mila dipendenti delle aziende del credito, compresi apprendisti e lavoratori con contratto a tempo indeterminato, sono chiamati dai sindacati di categoria ad incrociare le braccia per l'intera giornata per chiedere il rinnovo del contratto nazionale e protestare contro la disdetta dei contratti collettivi di lavoro a partire dal primo aprile decisa unilateralmente dalla Abi, la associazione delle banche italiane.
Come se non bastassero le questioni strettamente contrattuali, ad alzare la tensione nel mondo del credito e' arrivato anche il decreto di riforma delle banche popolari che, secondo Assopopolari, determinera' tagli ai costi per il personale pari a oltre 1,5 miliardi di euro con una perdita di circa 20mila posti di lavoro.
Una perdita che andrebbe ad aggravare ulteriormente il bilancio occupazionale di un settore che, stando ai dati Fisac Cgil, dal 2000 ad oggi ha lasciato a casa circa 40.000 lavoratori.
Contestualmente allo sciopero domani si terranno quattro manifestazioni: a Milano, Roma, Palermo e Ravenna.
A Milano il corteo partira' alle 9.45 davanti alla sede dell'Abi, per arrivare in piazza Scala dove si terranno i comizi dei segretari generali della Cgil, Susanna Camusso, e della Fabi, Lando Sileoni; a Roma i lavoratori saranno in 'sit in' a piazza dell'Esquilino con il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo e quello della Fiba, Giulio Romani.
A guidare il corteo di Ravenna, saraa il segretario generale della Fisac Agostino Megale; mentre a Palermo, ci saraa il segretario generale della Uilca Massimo Masi. Gli organizzatori si attendono almeno 15.000 lavoratori del settore.