Bandiere a mezz’asta a Pescara per protestare contro la Direttiva Bolkestein

03 Agosto 2012   00:11  

“Anche il Comune di Pescara domani, venerdì 3 agosto, esporrà a mezz’asta la bandiera istituzionale per manifestare solidarietà e vicinanza alla protesta dei nostri balneatori contro la Direttiva Bolkestein che, entro il 2015, rischia di determinare un ‘esproprio’ di quelle strutture turistiche costate comunque anni di sacrifici e investimenti a intere famiglie, rappresentando uno dei punti di forza della nostra attrattiva territoriale, e che fra tre anni potrebbero andare all’asta. Non condividiamo una scelta contro la quale chiediamo che il Governo italiano assuma una posizione forte e decisa per salvaguardare quello che è un patrimonio tutto italiano che non ha eguali nel resto d’Europa. Per la giornata di domani i nostri balneari sciopereranno, forse per la prima volta nella storia, una manifestazione di protesta ovviamente non contro i fruitori della spiaggia, ma tesa a sensibilizzare tutta la popolazione su una problematica che inevitabilmente si ripercuoterà anche sulla qualità del servizio somministrato ai bagnanti. E la maggioranza di governo del Comune di Pescara esprime la propria solidarietà all’intera categoria”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando l’adesione del Comune di Pescara all’iniziativa lanciata dall’Anci per la giornata di domani, venerdì 3 agosto.

“Domani – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – sarà il giorno della grande mobilitazione collettiva di un’intera categoria di lavoratori, quella dei balneari, che per la prima volta nella storia si fermerà per un giorno, incrociando le braccia, per protestare contro quella Direttiva europea, la Bolkestein, che, senza tenere in alcun conto le specificità della costa italiana, e in particolare di quella Adriatica, minaccia la sopravvivenza di centinaia di imprese che danno lavoro a migliaia di persone, intere famiglie e soprattutto giovani che trovano nell’attività estiva un’opportunità professionale, anche se talvolta stagionale, ma comunque una boccata d’ossigeno in tempi tutt’altro che semplici dal punto di vista lavorativo. La Bolkestein di fatto, se applicata, scriverà la parola ‘fine’ su tali aziende che verranno rimesse all’asta, aprendo inevitabilmente al mercato straniero, snaturando il turismo costiero e mettendo sulla strada intere famiglie che, in molti casi, hanno fatto la storia del nostro stesso turismo balneare, tramandando di generazione in generazione, usi, costumi, abitudini, ma pur sempre innovando e investendo per rendere sempre più attraente il nostro stesso litorale, per portare in Italia, in Abruzzo, a Pescara, turisti e creare un indotto prezioso per l’intera economia locale. Imprenditori che con coraggio hanno spesso contratto mutui per migliorare le strutture di lavoro e che oggi rischiano di ritrovarsi con centinaia di migliaia di euro da dover pagare, ma senza più l’oggetto del proprio investimento, una situazione inconcepibile. Il precedente governo nazionale aveva avviato una serie di azioni tese a impugnare la Direttiva, azioni che anche ora richiedono un impegno deciso e forte dell’attuale Governo. Domani anche a Pescara esporremo la bandiera a mezz’asta per manifestare la nostra presenza istituzionale accanto ai nostri imprenditori del mare e per associarci alla richiesta di convocazione urgente di un Tavolo tra Regioni, Province, Comuni e operatori del mare per un confronto proficuo che ci consenta di valutare, insieme, tutte le possibili azioni che possono essere seriamente intraprese per opporci all’attuazione della Direttiva Bolkestein”.

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore