Nel turno di ballottaggio e nei referendum abrogativi, Ortona registra un’affluenza di 37,6% e 20,8% in Abruzzo, ben sotto la media nazionale.
Nel turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco a Ortona, domenica 8 giugno, si è registrata un’affluenza alle urne del 37,6 %: su 8 721 elettori più o meno, poco più di un terzo dei cittadini si è recato a votare entro le 23:00.
Parallelamente, per i cinque quesiti referendari abrogativi sul lavoro e cittadinanza in Abruzzo, la partecipazione è stata del 20,81 %, contro la media nazionale del 22,7 %, con punte più elevate in provincia di Chieti (22,13 %) e valori inferiori nelle province di L’Aquila, Teramo e Pescara. Alle ore 12, l’affluenza regionale era solo del 6 %, anch’essa sotto media nazionale.
Il calo a Ortona risulta particolarmente significativo: il primo turno aveva visto circa il 48,4 %, mentre il ballottaggio ha perso circa 11 punti percentuali di partecipazione. Segni di disimpegno politico, in un contesto in cui il derby elettorale si è consumato tra figure del centrodestra: Angelo Di Nardo e Nicola Fratino.
La scarsa partecipazione pone interrogativi sulla legittimità politica del nuovo sindaco, viste le urne poco rappresentative. È atteso un confronto sui motivi: dal disincanto civico alla concomitanza di referendum e ballottaggio, fattori che hanno potuto influenzare la scelta dei cittadini.
In un'ottica più ampia, il tasso d’affluenza in Abruzzo evidenzia una percentuale inferiore alla media nazionale nei referendum abrogativi — 20,8 % contro 22,7 % — segno di un calo dell’interesse civico su temi centrali quali lavoro e cittadinanza