Bassetti Avverte: "Peggiore Stagione Influenzale degli Ultimi 15 Anni" - Allarme sul "Long Cold"
La stagione influenzale 2023/24 si profila come una delle più gravi di sempre, avverte Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. La crescente diffusione di infezioni respiratorie, alimentata dai virus influenzali H1N1 e H3N2, dal virus respiratorio sinciziale (Rsv) e da infezioni batteriche, ha portato Bassetti a definire la situazione come senza precedenti negli ultimi 15 anni.
Contrariamente agli ultimi mesi, Bassetti sottolinea che il vero problema ora è rappresentato dalle infezioni influenzali. Secondo i dati ospedalieri Fiaso, l'80% dei ricoveri a novembre e dicembre non era direttamente correlato all'infezione da Covid, ma piuttosto a persone che si recavano in ospedale per altri motivi e risultavano positive al tampone.
Bassetti enfatizza l'importanza dei richiami vaccinali, soprattutto per gli anziani, e invita a concentrarsi sull'influenza e sul generale aumento delle infezioni respiratorie. Nel frattempo, si sta diffondendo l'allerta sul "long cold" - un raffreddore persistente che può durare fino a 11 settimane dopo un'infezione respiratoria acuta, come il raffreddore comune, l'influenza o la polmonite.
Uno studio condotto dalla Queen Mary University di Londra suggerisce che sintomi come tosse, mal di stomaco e diarrea possono persistere a lungo termine dopo tali infezioni, creando preoccupazioni sulla salute a lungo termine attualmente non riconosciute. Il "long cold" emerge come una nuova area di indagine, separata ma parallela al discorso sul long Covid, con risultati ancora da approfondire.
La ricerca, che ha coinvolto 10.171 adulti, confronta la prevalenza di sintomi a lungo termine tra coloro che hanno avuto un'infezione da Covid e quelli con infezioni respiratorie acute non correlate al Covid. Giulia Vivaldi, l'autrice dello studio, sottolinea che al momento non ci sono prove che questi "lunghi raffreddori" abbiano la stessa gravità e durata del long Covid, ma suggerisce un bisogno di maggiore attenzione e ricerca in questo nuovo ambito.
