Bendandi: lo strumento realizzato nel 1915 registra terremoti ancora oggi

24 Marzo 2011   08:00  

Seconda parte dell'intervista a Paola Lagorio, presidente dell'Istituzione "La Bendandiana".

La Lagorio ci parla dello studio dei terremoti nella casa di Raffaele Bendandi sede dell'Istituzione. "E' diventato un punto della rete sismica nazionale. Qui - racconta la Lagorio - registriamo e studiamo i terremoti."

Il fatto molto interessante è che i terremoti sono registrati con uno strumento che Benandi realizzò nel 1915, lui autodidatta e con studi elementari. I suoi strumenti ancora oggi registrano terremoti a grandi distanze.

Bendandi arrivò con i suoi studi alla quinta elementare, "per questo le sue previsioni non furono mai considerate attendibili scientificamente. Il nostro obiettivo è ridare statuto di scientificità a quel metodo".

Metodo che oggi viene studiato da chi si occupa di terremoti. Molti infatti si ricollegano allo studio delle tempeste magnetiche, alle macchie solari, alle posizioni dei pianeti.

Nei terremoti che si sono verificati c'è stata corrispondenza con le previsioni di Bendandi, ma dice la Lagorio "è facile verificare i fatti, difficile è prevedere. Oggi puntiamo alla previsione precisa, con data, luogo e intensità del sisma".

Ciò non era propriamente riuscito a Bendandi che faceva previsioni spesso senza date e con indicazioni di luogo con un margine di errore di circa una decina di km.

"Per questo fu diffidato da diffondere previsioni. Nel 1926 a diffidarlo fu il Prefetto di Bologna per ordine di Mussolini".

Ripercorrere il metodo di Bendandi dà grandi indicazioni, ma si cerca ora di andare oltre.

La terza e ultima parte dell'intervista a Paola Lagorio sarà pubblicata venerdì!


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