Berlusconi in caserma: ''Per Natale 71 chiese aperte''
Per le festivita' di Natale saranno riaperte, in Abruzzo, 71 chiese, danneggiate dal sisma del 6 aprile che sono state ristrutturate o sono in corso di recupero. L'elenco delle 71 chiese, per la cui ristrutturazione sono stati necessari oltre 6 milioni e mezzo di euro, e' stato consegnato dal presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, al segretario generale della Cei, Monsignor Mariano Crociata.
La consegna e' avvenuta nel corso di una breve cerimonia per la firma della convenzione tra il ministero dei Beni Culturali e la Cei per il recupero del patrimonio ecclesiastico in Abruzzo, alla quale ha preso parte il ministro per i Beni Culturali, Sandro Bondi, che ha apposto la firma alla convenzione.
Le chiese ristrutturate si trovano 29 nella diocesi dell'Aquila, 13 nella diocesi di Sulmona, 5 in quella di Teramo, 11 in quella di Avezzano ("quella di Avezzano ne ha un po' di piu' - ha sottolineato Berlusconi scherzosamente - perche' e' la citta' di Gianni Letta che si e' dato piu' da fare), 9 a Pescara, 4 a Chieti, mentre per Rieti si sta ancora valutando.
Berlusconi ringrazia i militari
"Credo che gli italiani non abbiano mai sentito i militari cosi' vicini e dediti al bene concreto del paese". Il giorno delle forze armate di Silvio Berlusconi non e' solo nelle celebrazioni ufficiali all'altare della Patria, ma anche qui, nella scuola della guardia di finanza a Coppito, dove il presidente del Consiglio incontra i militari della operazione 'Gran Sasso'. E' dunque guardando all'impegno degli uomini in divisa nella ricostruzione del dopo terremoto e, prima, nella gestione dell'emergenza rifiuti in Campania che Berlusconi rivolge alcune considerazioni relative "allo sforzo straordinario e alla assoluta dedizione, alla grande passione con cui questi uomini hanno fatto il loro lavoro". Dall'Abruzzo alla Campania, il presidente del Consiglio sottolinea che "da questi grandi fatti negativi, il popolo italiano ha sentito i militari molto vicini a se' che hanno scelto di dedicare la loro attivita' al bene del proprio popolo e del proprio paese". Il saluto del presidente del Consiglio e' dunque un "grazie di cuore per quello che avete fatto e per come lo avete fatto"
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