VIDEO - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sara' domani a L'Aquila dove parteciperà ad un incontro organizzato da Farmindustria e alla cerimonia di prelievo dell'acqua della Fontana delle 99 Cannelle nell'ambito dell'inaugurazione dei Giochi del Mediterraneo. Consapevoli dell'importanza dell'evento, ci permettiamo di sollevare un problema molto sentito qui nell'Abruzzo terremotato, che il presidente potrebbe cogliere l'occasione di affrontare, domani a L'Aquila, ritagliando in agenda qualche minuto del suo tempo prezioso Ci riferiamo ad una promessa fatta solennemente dal premier all'indomani del sisma del 6 aprile, e che agli abruzzesi, persone composte e dignitose, nonostante lo stato di choc non hanno dimenticato. E ' la promessa fatta a nonna Valeria. In occasione dell'ultima visita del premier, scrive il quotidiano Il Centro, in prima fila ad attendere c’era anche una donna anziana. La sua presenza non passa inosservata. «Mi chiamo Valeria Camerini, ho 78 anni, e da due mesi mi cerca Berlusconi. Sono aquilana, per il momento alloggiata in casa di parenti a Rieti. Quella notte del sisma ho perso la dentiera, e quando sono tornata per cercarla, mi ricordo che i vigili del fuoco non mi fecero passare. Proprio in quel momento passò Berlusconi e così mi avvicinai e gli dissi: «Sono uscita senza dentiera e non mi fanno entrare a casa a prenderla». Lui mi ha consolato. Ora sono qui in attesa». Ma il Premier annullò la conferenza stampa al Dicomac, per evitare possibili contestazioni, e la povera signora Valeria se ne è tornata a casa con le pive nel sacco e soprattutto senza dentiera. Eppure Silvio Berlusconi all'indomani del terremoto, commosse gli italiani nell'insolita veste di Presidente odontotecnico, interessandosi alla tempestiva donazione di un'altra dentiera, quella che ora fa bella mostra di sé nella bocca di un'altra nonna terremotata, la signora Anna. La bella storia, è stata raccontata, a memoria dei posteri, da una troupe del cinegiornale di Raiuno che passava di lì per caso. Riproponiamo il servizio, che secondo noi meriterebbe una menzione speciale al Premio Pulitzer. Gli italiani e gli sfollati, però ora si chiedono: perché nonna Anna si e nonna Valeria no? Non sono forse uguali davanti alla tragedia? Sono forse terremotate di prima e di seconda classe? Non hanno forse identico diritto ad una dentiera? Dove è finita l'equanime meritocrazia con cui il premier sceglie le sue giovani e procaci candidate, le sue belle ministre e i suoi sottoposti?
Restituisca insomma il Presidente un sorriso smagliante anche a nonna Valeria. E tutti i terremotati sorrideranno con lei.
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