Bertolaso a Fontecchio bacchetta la Comuità europea

Rifuti e macerie

23 Ottobre 2010   13:45  

"L'Unione europea farebbe bene a fare il proprio mestiere, invece di dare giudizi dovrebbe dare una mano e trovare alternative". Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, rifieresndo all'emergenza rifiuti campana, da Fontecchio dove numerosi comuni dell'aquilano gli hanno conferito la cittadinanza onoraria.

"Noi - ha proseguito Bertolaso - abbiamo fatto tutte le analisi, tutte le verifiche e tutti gli studi possibili. Al momento non sembra che ci siano alternative. Anche ieri sera incontrando i sindaci del vesuviano li ho invitati a presentare eventuali progetti diversi, se ci sono".

Il capo della Protezione civile ha parlato della necessita' di mettere in sicurezza l'esistente e "accantonare quelle che sono le attivita' future fino a quando la situazione attuale non sara' stata sistemata con piena, totale e convinta adesione da parte di tutti i cittadini del territorio. Solo allora - ha concluso - potremo parlare del futuro".

Il capo della Protezione civile ha poi precisato che "con l'Ue abbiamo un rapporto estremamente costruttivo e molto positivo con quelli che sono i veri e reali interlocutori delle commissioni competenti". Bertolaso ha dunque puntualizzato che "a sollevare perplessità non è stata l'Unione europea ma una parlamentare olandese che appartiene a un partito politico evidentemente poco amico del nostro Paese".

La preoccupazione dell'Ue: "Sui rifiuti a Napoli misure insufficienti".

"Sono molto preoccupato per quanto succede attualmente in Campania", scrive in una nota il commissario Ue all'Ambiente, Janez Potocnik.

"La Commissione sta ancora valutando la documentazione che ci è stata trasmessa dalle autorità italiane all'inizio di ottobre, ma la situazione odierna ci fa pensare che le misure adottate dal 2007 in poi sono insufficienti". Secondo  Bruxelles, "la situazione odierna non è cambiata rispetto a quando la Commissione decise di bloccare i finanziamenti europei". Già il 5 ottobre scorso, dopo un incontro con una delegazione della Campania guidata dal governatore Stefano Caldoro, Potocnik aveva giudicato la situazione "seria" e aveva sottolineato come ci fosse bisogno di un'azione "determinata, sistematica e strutturale".

Il 4 marzo scorso la Corte europea di giustizia giudicò che l'Italia era in infrazione rispetto al diritto comunitario in quanto non aveva realizzato in Campania una rete di impianti atta a garantire lo smaltimento dei rifiuti urbani in maniera sicura per la salute dei cittadini e per l'ambiente.





  


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