Bertolaso ai festini di Silvio?

da giornalettismo.com

21 Settembre 2009   12:31  

Il capo della Protezione Civile, secondo l’ex modella Stella Novarino in arte Stella Jean, era presente alle cene a Palazzo Grazioli insieme a Del Noce. Intanto per oggi si attendono sviluppi sul filone sanità, che coinvolge personaggi della sinistra

L’arresto di Gianpaolo Tarantini, arrivato come un fulmine a ciel sereno nell’attualità dell’inchiesta di Bari, non sarebbe dovuto soltanto al paventato pericolo di fuga in Tunisia, come scritto da alcuni giornali. Secondo gli inquirenti, c’è il fondato dubbio che nelle sue confessioni l’imprenditore pugliese sia stato affetto da una specie di “memoria selettiva” nelle sue confessioni davanti al magistrato. Questo almeno sarebbe evidente, di fronte alle testimonianze e alle deposizioni di ragazze non ancora ascoltate nell’ambito dell’inchiesta.

STELLA JEAN - Una di queste, secondo Carlo Bonini di Repubblica, sarebbe Stella Novarino alias Stella Jean, un’ex modella oggi stilista, che è stata ascoltata dalla Guardia di Finanza in relazione alla sua presenza a Palazzo Grazioli in una delle cene del Presidente. Al tavolo, insieme a lei, sedevano Guido Bertolaso e Fabrizio Del Noce. Il capo della protezione civile aveva detto di aver incontrato Tarantini in due sole occasioni, circostanza confermata dallo stesso imprenditore nei suoi verbali. Ma mai aveva detto che una di queste era una cena a Palazzo Grazioli, come quella del 2 dicembre di cui parla la Novarino. E alla cui conclusione, sempre secondo la testimonianza della Novarino, Bertolaso avrebbe chiesto alla ragazza come mai non avesse preso una delle “farfalline”, i gioielli che Silvio Berlusconi era solito regalare alle sue ospiti. Anche Del Noce ricorda della cena e della presenza di Bertolaso: “Era seduto accanto a me”, dice, ma afferma anche di non ricordare se fosse presente anche Tarantini.

INCHIESTA PENALE – Intanto anche l’inchiesta penale fa progressi. E’ emerso, secondo il Corriere, che nell’estate del 2008 Gianpaolo Tarantini avrebbe acquistato “dieci partite di cocaina, oltre a numerose pasticche di una droga sintetica simile all’extasy. E un carico lo avrebbe ritirato Alessandro Mannarini, all’epoca collaboratore fedele, che invece aveva negato di aver mai comprato stupefacenti“. Questo, secondo il racconto dello spacciatore Nico, che riforniva l’imprenditore. E intanto, si continua a vociferare di imminenti sviluppi delle inchieste sugli appalti nel settore sanitario. La Technohospital di Tarantini è ancora al centro della vicenda, insieme ai rapporti illeciti con medici, funzionari delle Asl e politici locali. “Nelle intercettazioni figurano alcuni assessori della giunta pugliese“, rivela Fiorenza Sarzanini. In una, il responsabile della Sanità, Tommaso Fiore – quello che ha preso il posto di Alberto Tedesco – parlerebbe di nomine di primari con il governatore Nichi Vendola.

COSA POTREBBE ACCADERE - Insomma, come scrive il Messaggero, “se le indiscrezioni che filtrano dalla procura sono fondate, lunedì mattina, all’udienza di convalida per il fermo, Giampaolo Tarantini potrebbe vedersi notificare un nuovo atto giudiziario, più completo rispetto a quello che gli era stato consegnato venerdì“. Con maggiori dettagli e anche con riferimenti alle altre ipotesi accusatorie che lo riguardano. Quelle sulla fornitura di protesi sanitarie, ad esempio. E quelle sul presunto finanziamento occulto ai partiti. O ancora, quelle sull’induzione alla prostituzione per le ragazze inviate a intrattenere ex esponenti dell’attuale giunta regionale guidata da Nichi Vendola in cambio di appalti. E in questo caso, sono in molti a prevedere che Tarantini non resterà l’unico destinatario di provvedimenti giudiziari.


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