«Questo governo regionale è una finzione istituzionale: da una parte abbiamo finte tasse che diminuiscono, mentre, dall’altra mettono le mani nelle tasche degli agli abruzzesi attraverso l’addizione irpef e l’aumento del 10% del bollo auto.
Un balzello, quest’ultimo, che era stato introdotto per pareggiare i conti della Sanità, invece rimane anche in questo bilancio».
Così il Capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, commenta l’approvazione del bilancio regionale.
«Il bilancio redatto dal governo Chiodi – osserva ancora D’Alessandro – è simile a quello di un’azienda in fallimento: non c’è prospettiva e non c’è programmazione.
E come se fosse un liquidatore fallimentare a redigere il bilancio della regione.
La cosa più drammatica – incalza Camillo D’Alessandro – è che, per i prossimi cinque anni, grazie al Presidente Chiodi e all’Assessore Carpineta, dovremmo pagare circa 6 milioni e 800 mila euro per il contenzioso aperto con il personale dipendente.
Ci troviamo – conclude il Capogruppo del Pd – di fronte a una piccola regione che non ha nessuna idea su come andare avanti».