Nuovo capitolo della vicenda della giovane coppia di Ortona che non ha voluto iscrivere la figlia all'anagrafe secondo prassi, sostenendo di "non volerla cedere allo Stato".
David ed Ilaria Seccia, intenzionati a non rendere la propria figlia finzione giuridica, hanno difatti ottenuto di iscrivere la piccola all'anagrafe di Ortona non con il nome per esteso, bensì riportando le sole iniziali in maiuscolo nello stato di famiglia dei genitori, tra l'altro costringendo di fatto l'ufficiale di Stato civile a ricorrere alla macchina da scrivere data l'impossibilità di procedere con l'usulae sistema informativo.
L'Ufficio, tuttavia, ha avuto premura di chiarire di non aver accolto la richiesta per venire incontro alla volontà della coppia di non rendere la piccola finzione giuridica e lasciarla quindi "senza debito", ma semplicemnente poiché "le richieste, per quanto farneticanti, non sono contrarie alla legge, all'ordine pubblico ed al buon costume".
Nel redigere l'iscrizione, dunque, l'Ufficio ha tenuto conto unicamente del "diritto alla vita" della bambina, mentre gli atti sono stati nel contempo trasmessi alla Prefettura.