Botta e risposta Gasparri-Cialente sui ritardi della ricostruzione

Dopo le parole di D'Ercole

22 Marzo 2010   12:52  

"Trovo gravissime, scorrette e soprattutto ingiuste, le dichiarazioni del capogruppo del PDL al Senato, Gasparri". È quanto dichiara il sindaco dell'Aquila Cialente.

Gravissime - aggiunge - perchè potrebbero prefigurare il gioco mediatico che, nella tragedia che ci ha colpiti, tutto ciò di buono che si è fatto sarebbe stato realizzato dal Governo, tutto ciò che, al contrario, non è andato e continua a non andare, sia imputabile agli enti locali. Mi aspetto che sia lo stesso Governo a smentire Gasparri; ritengo che abbia l'obbligo istituzionale ma anche morale di dire la verità. Sono innumerevoli i problemi non risolti, a partire dalla mancanza di alloggi alle oltre 1500 famiglie alle quali erano stati promessi. Mentre il Comune, la Provincia e la Regione, continuano a lavorare, afforontando i problemi ogni giorno, vedo che qualcuno che non sa nulla di quello che è successo e succede ogni giorno, pensa di fare campagna elettorale giocando sulla pelle degli Aquilani. Si arriva, persino, a strumentalizzare le parole del nostro Vescovo, che molto correttamente, ha detto la verità: che la situazione è drammatica e che comprende la disperazione dei cittadini che si sentono abbandonati e che a volte possono anche contestare tutte le istituzioni, dal governo, agli enti locali, alla stessa curia.

La differenza - prosegue Cialente - è che vi sono Istituzioni capaci di stare vicino alla gente, parlare,comprendere e cercare di aiutare, ed altre che si dileguano e non tengono fede alle promesse. Tra l'altro, come sindaco della Città, voglio dire che questo giochino sta facendo passare nel paese un'immagine per noi letale, quella che qui è tutto risolto, tutto va bene; una sciocchezza che mortifica, oltretutto, anche il Governo, vanificando tutto ciò che pure di positivo è stato realizzato. Poichè ritengo, per il bene della mia Città, che si dica la verità al Paese, invito il Senatore Gasparri ad un pubblico confronto, anche televisivo, nelle prossime ore, con gli Enti Locali: Comune, Provincia e Regione e, mi piacerebbe, anche con il nostro Vescovo e la stessa Protezione Civile. Infine, chiederei un minimo di rispetto istituzionale, visto che il Presidente della Regione ed il Sindaco dell'Aquila, sono rispettivamente, Commissario e vice Commissario del Governo e che, tra l'altro, dal primo febbraio ad oggi, abbiamo già affrontato, anzi avviato alla risoluzione il problema delle macerie, emanato le linee guida per la ricostruzione, mentre ancora affrontiamo il dramma della mancata realizzazione delle case promesse e soprattutto la distruzione completa del tessuto economico del cratere. E' forse il caso che persone come il Senatore Gasparri chiedessero al Governo di aiutarci, non abbandonarci ora come sta accadendo, e darci ciò di cui abbiamo bisogno, anzicchè spargere veleno. Mi verrebbe da dire che il capogruppo del maggior partito di Governo della Camera alta, mentesapendo di mentire ma il mio senso delle Istituzioni me lo impedisce."

"Non mi sono auto nominato interprete del pensiero del vescovo D'Ercole, che non ha bisogno di portavoce. Ieri ho parlato con monsignor D'Ercole, che ho l'onore di conoscere e stimare da molti anni, ho ascoltato il suo pensiero e lui stesso mi ha invitato a dire le cose che poi anche una nota della Curia ha affermato. A L'Aquila la verita' e' sotto gli occhi di tutti: governo e protezione civile hanno agito con rapidita' ed efficienza, il comune no. Anche nei giorni scorsi lo Stato ha supplito le insufficienze locali. Per quanto attiene il sindaco, sono pronto al confronto: propongo come sede del dibattito la confortevole residenza che si e' fatto subito assegnare". Lo dichiara il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.

 


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