Bracconaggio, la Forestale arresta due persone nella Marsica

09 Aprile 2011   11:18  

Due persone sono state arrestate e tre denunciate dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato con le accuse di detenzione illegali di armi, uccisione di fauna protetta e associazione per delinquere.

Si tratta di Antonio Macerola, 63 anni e Sergio Angeloni, 59 anni, entrambi di Aielli, che nel pomeriggio verranno tradotti al carcere di Avezzano a disposizione dell'autorita' giudiziaria. I denunciati a piede libero sono A.S. 59 anni e C.G. 57 anni, sempre di Aielli e C.I.D. 29 anni di origine romena.

A fare attenuare la posizione di questi ultimi tre indagati sono stati ulteriori accertamenti sulla effettiva disponibilita' delle armi rinvenute e sequestrate, riscontrabile solo a carico dei due arrestati.

L'operazione e' stata condotta dal vice questore del Corpo forestale dello Stato, Luciano Sammarone, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Avezzano. 

L'operazione denominata "Marsica orientale", durata 4 mesi con l'impegno di oltre 30 agenti, e' stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Avezzano, che ha emesso 13 mandati di perquisizione in altrettante abitazioni, in seguito alle quali sono state rinvenute nei locali in uso agli indagati armi con matricola abrasa.

Durante le perquisizioni e' stata rinvenuta anche carne di cervo e capriolo, presumibilmente frutto della caccia in area del Parco Velino-Sirente, oltre a numerosi lacci per la cattura di animali selvatici.

Le indagini erano partite nell'ottobre 2010, dopo una segnalazione che denunciava il perdurare di una situazione di palese illegalita' nella conduzione dell'attivita' venatoria da parte degli indagati, a danno di tutti gli altri cacciatori.


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