Eccoci qua a parlare del primo ufficio regionale che presto lascerà la terremotata L'Aquila, è la Direzione Regionale del Lavoro che momentaneamente si è trasferita a San Vittorino (Aq) dopo che la sua sede a Piazza Duomo è stata resa inagibile dal sisma del 6 aprile.
Il programma del Ministero è, però, quello di "razionalizzare" ed "evitare gli sprechi", per cui in Abruzzo questo significa che la sede provinciale pescarese verrà smantellata e verrà dalle sue ceneri creata una "direzione interregionale" ed a L'Aquila rimarrà la direzione provinciale.
Tutto questo entro maggio 2010.
Un progetto che va avanti da parecchio, ma che fino ad ora è rimasto chiuso nei cassetti delle direzioni e che anche i sindacati non hanno reso pubblico, un provvedimento che nulla ha a che vedere con il recente sisma e che "tocca" anche altre città italiane a cui verranno date le cosiddette "direzoni interregionali", Roma, Firenze, Napoli, Venezia, Milano, Trieste, Bologna, etc.
La stessa triplice sindacale ( FP CGIL, CISL FP e UIL PA) scrive in calce al documento:
"Le risposte fornite non sono state per nulla esaustive, ciò che è "chiaro", invece è che non si tratta affatto di "piccole modifiche".
Si è programmato un futuro assetto organizzativo che prevede la soppressione di talune Direzioni Regionali, le cui competenze verrebbero assorbite dalle istituende Direzioni Interregionali. A tal proposito, non viene esplicitato con quali modalità si intendono spostare le risorse umane e finanziarie e se tale trasferimento riguardi soltanto i capoluoghi di regione o, piuttosto, anche la gestione del personale delle sedi territoriali presso il capoluogo di regione."
Inoltre aggiungiamo noi che in tutta Italia l'unica Direzione Regionale soppressa (oltre Campobasso, Aosta, Potenza e Perugia che con ogni probabilità verranno accorpate ad altre regioni) è quella aquilana che poi è anche l'unico capoluogo di regione al quale non viene affidata la nuova Direzione Regionale (sempre con Campobasso, Aosta, Potenza e Perugia).
Nei prossimi giorni chiederemo delle spiegazioni formali al Direttore regionale dell'Ufficio del Lavoro.