Buccaneer, finalmente il lieto fine

10 Agosto 2009   22:00  

BUCCANEER: LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE NAPOLITANO
(AGI) - Roma, 10 ago. - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso "viva soddisfazione per la liberazione dei dieci marinai italiani e degli altri componenti l'equipaggio del mercantile Buccaneer, rapiti nell'aprile scorso al largo delle coste somale". Lo riferisce una nota del Quirinale precisando che "il Capo dello Stato ha ringraziato l'Unita' di crisi, le strutture della Farnesina, le autorita' somale e quanti si sono prodigati per la positiva conclusione della vicenda".

BUCCANEER: FRATTINI, NESSUN RISCATTO; OTTIMO GIOCO DI SQUADRA
(AGI) - Roma, 1o ago. - Nessun riscatto e' stato pagato per la liberazione dei marinai del Buccaneer rapiti in Somalia. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Franco Frattini in alcune interviste ai telegiornali serali. "Le nostre autorita' di intelligence - ha detto Frattini al Tg4 - hanno fatto un ottimo lavori di squadra. E' un successo dell'Italia". Frattini ha ribadito anche al Tg5 che gli aiuti italiani alla Somalia hanno convinto il primo ministro a impegnarsi anche lui per la liberazione. "La pressione sui pirati - ha detto il ministro - e' stata sufficiente a farli ritirare".

BUCCANEER: FRATTINI, NON E' STATO PAGATO ALCUN RISCATTO (2)
(AGI) - Roma, 10 ago. - "Non c'e' stata nessuna contropartita in denaro per il rilascio del Buccaneer" ha ribadito il ministro nella sua pagina su Facebbok, "non e' stato pagato nessun riscatto: la pressione sui pirati e' stata sufficiente a farli ritirare. In questi ultimi tre mesi abbiamo richiamato alla Somalia il grande aiuto che l'Italia ha dato e sopratutto quello che ci impegniamo a fare. Si tratta di un aiuto che tutta la comunita' internazionale apprezza: aiuti umanitari per la popolazione, formazione per la polizia somala, corsi di addestramento per la guardia costiera. Evidentemente questo ha incoraggiato il primo ministro somalo ad un gesto particolarmente importante, impegnarsi cioe' personalmente per la liberazione del rimorchiatore italiano. C'e' stata una pressione sui pirati anche da parte delle autorita' del Puntland. Questa azione forte politico-diplomatica ha convinto i pirati a ritirarsi".

BUCCANEER: L'ARMATORE, TRATTATIVA DIFFICILE MA NESSUN RISCATTO (2)
(AGI) - Roma, 10 ago. - L'armatore ha poi criticato l'operato di una parte della stampa: "Ci siamo sentiti sotto attacco non solo della pirateria somala, ma anche della pirateria mediatica. Abbiamo letto (e riletto, increduli) di iniziative di complesse ricerche, deduzioni, confronti di profili e di prue di navi e di dati tecnici, per finire con l'accertare che il 'Buccaneer' sarebbe una nave fantasma, di cui non si conoscono dati e proprieta', inesistente per qualsiasi registro navale. Invece tutto e' registrato, pubblico, verificabile". Per il futuro l'armatore auspica un aumento della sicurezza in quel tratto di mare: un piu' ampio uso degli "elicotteri per sorvegliare le navi anche a vista"; una migliore organizzazione dei convogli. "Qualcuno - ha spiegato ancora - fa i conti e conclude che bisogna tornare a circumnavigare l'Africa, visto che la pirateria ha fatto lievitare i costi delle assicurazioni e che il passaggio di Suez e' diventato troppo costoso. Sulla stampa sono comparsi ipotesi di costi: intensificare la presenza militare costa sicuramente di piu' che assegnare fondi alla Somalia perche' controlli la pirateria e la contrasti efficacemente". Per Bartolotti, tuttavia, il problema "e' la nebbia politica in cui e' immersa l'intera regione da decenni, la mancanza di autorita' referenti, di una struttura statale, di leggi, di accordi internazionali: cosa che certamente non e' del tutto casuale e conviene (fa il gioco) a vari interessi. Il problema - ha sottolineato - non si risolvera' in mare, si puo' risolvere solo a terra".

BUCCANEER: L'ARMATORE, TRATTATIVA DIFFICILE MA NESSUN RISCATTO
(AGI) - Roma, 10 ago. - La 'Buccaneer' sta facendo rotta verso Gibuti scortata da due navi della Marina Militare. Tra due giorni arrivera' in porto e per il comandante Mario Iarlori e i 15 membri del suo equipaggio l'avventura del sequestro sara' veramente finita. Torneranno presto in Italia, dalle loro famiglie che per tutte queste settimane sono state costantemente informate sia dall'Unita' di Crisi della Farnesina che dalla societa' armatrice del mercantile, la Micoperi di Ravenna. "Sono stati tenuti contatti diplomatici ininterrotti con il governo somalo, le autorita' del Puntland, i governatori locali e i capi tribu' del territorio: operato di cui ringraziamo il Governo, il ministero degli Esteri, il ministero per la Difesa, il Commissario straordinario Margherita Boniver, gli staff dei Ministeri, l'unita' di crisi presso la Farnesina - ha detto Silvio Bartolotti, presidente della Micoperi -. Finalmente abbiamo ottenuto l'obiettivo che ci premeva sopra ogni altro, e cioe' la salvezza, l'incolumita' e il ricongiungimento con le famiglie, dei nostri 16 dipendenti". Bartolotti, che ha ringraziato la Marina, "pronta a difendere i nostri connazionali in ogni eventualita' critica", ha ricordato le difficolta' incontrate durante la trattativa e ha confermato che per la liberazione della nave non e' stato pagato alcun riscatto. "I punti critici nella vicenda - ha aggiunto - sono state la difficolta' di trovare interlocutori affidabili e la situazione politica e sociale di un'intera regione, in cui non e' chiaro nemmeno chi dipenda da chi, chi sia indipendente da chi, e chi governi su chi. Non dimentichiamo che c'e' stato anche un momento in cui il 'Governo del Puntland' ha dichiarato 'Macche' pirateria: abbiamo fermato noi la nave italiana perche' aveva intenzione di sversare nei nostri mari dei rifiuti tossici'. Poi le lunghe attese, i rimandi e silenzi che ricominciavano anche dopo che era assicurata una soluzione positiva entro poche ore. Abbiamo ricominciato tutto daccapo piu' volte".

BUCCANEER: FRATTINI, NON E' STATO PAGATO ALCUN RISCATTO
(AGI) - Roma, 10 ago. - Franco Frattini smentisce il pagamento di un riscatto per il rilascio del rimorchiatore italiano 'Buccaneer' e del suo equipaggio. Secondo il capo della Farnesina e' stato anche grazie all'"impegno personale del premier somalo per un intervento politico molto forte" se si e' giunti al rilascio. "Le autorita' somale hanno fatto capire ai pirati che non c'era alternativa alla liberazione che e' avvenuta nel modo piu' semplice: si sono ritirati" ha detto.


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