Business puntellamenti: truffa aggravata per una ditta umbra

24 Maggio 2010   12:09  

Altre inquietanti ombre sugli appalti aquilani del post-terremoto. Nel mirino della magistratura questa volta il ricco business dei puntellamenti. L'inchiesta in corso e che promette sviluppi forse clamorosi è partita dal sequestro di due immobili di Calascio e Santo Stefano, sui quali sono eseguiti lavori di puntellamento da una ditta umbra. Il sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli , titolare dell'inchiesta, ipotizza per il responsabile della ditta il reato di truffa aggravata perché, si legge nelle carte dell'accusa, sarebbero stati messi in atto: ''artifici e raggiri consistiti nell'eseguire le opere di messa in sicurezza, posizionandovi un numero di giunti eccessivo rispetto a quello necessario'' e sarebbero state  '' presentate poi fatture con somme di importo assai più elevato di quello stanziato dalle rispettive amministrazioni comunali per l'intervento commissionato''.

La ditta ombra ha ottenuto altri appalti nel capoluogo L'Aquila, su cui ora si concentrano altri filoni d'indagine della Procura. Per i puntellamenti a L'Aquila sono stati affidati quasi sempre con affidamento diretto decine di milioni di euro di appalti. E i comitati cittadini da mesi sollecitano maggiori controlli e maggiore trasparenza, in quanto spiega ad esempio Eugenio Carlomagno, direttore dell'Accademia delle belle arti: ''Ci sono interventi di puntellamento e messa in sicurezza con tutta evidenza sovra-dimensionati e superflui, senza un piano d'intervento razionale''. Una preoccupazione non di poco conto: basti pensare che per puntellare una casa privata di media grandezza si spendono 60 mila euro, per un palazzo importante si arriva a 500mila euro.

Tra le ditte che hanno ottenuto appalti per i puntellamenti anche il consorzio Federico II, nato tra imprese aquilane e la Btp dei Fusi e Di Nardo, gli ultimi due indagati nell'ambito dell'inchiesta fiorentina su appalti e corruzione. In particolare, il «Federico II» ha operato nell'edificio che comprende il Convitto nazionale, la Camera di commercio, la Biblioteca provinciale e la sede della direzione generale della Cassa di risparmio della provincia dell'Aquila (corso Vittorio Emanuele, Via Sallustio, via Patini, via Tre Marie, corso Principe Umberto); l'immobile situato tra corso Vittorio Emanuele, via Tre Marie, via Patini e Piazza Duomo; il palazzo Farinosi-Branconi di piazza San Silvestro; gli edifici ricompresi nell'isolato circoscritto da piazza San Silvestro, via Garibaldi, via del Guasto, via di Gignano; l'edificio di via Garibaldi 89.

FT

PS: IN BASE AL DDL INTERCETTAZIONI ALIAS LEGGE-BAVAGLIO IN VIA DI APPROVAZIONE QUESTO ARTICOLO NON POTREBBE ESSERE PUBBLICATO


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