Bussi: ''I veleni sono ancora lì!''

25 Gennaio 2010   15:03  

Giovedì di nuovo in aula al tribunale di Pescara per un’altra udienza sulla discarica dei veleni di Bussi, un altro importante appuntamento verso l’accertamento della verità di uno dei più aberranti scandali nella nostra Regione.

la più grande discarica di rifiuti tossici d’Europa alimentata per decenni, dagli anni ’70 ai giorni nostri, dalle scorie chimiche rilasciate dalla Montedison, senza che nessuno ne denunciasse l’esistenza, ha  inquinato le falde acquifere invadendo i pozzi d’acqua potabile. Un problema quest’ultimo fortunatamente risolto, ciò che invece non solo non è stato ancora risolto, ma addirittura non è stato preso quasi in considerazione a distanza di tre anni dalla scoperta, è il lavoro di bonifica e messa in sicurezza, così come sarebbe dovuto accadere per legge. A lanciare l’allarme le associazioni ambientaliste che si sono costituite parte lesa come Marevivo, Italia Nostra, Mila Donnambiente e Ecoistituto Abruzzo e che sono rimaste le uniche, anche rispetto alle istituzioni territoriali, a chiedere con forza la tutela dei cittadini, tanto più che spulciando tra gli atti del processo, hanno perfino scovato un fitto carteggio tra il commissario Goio e il Ministero in cui si se da un lato si riconosce la pericolosità della situazione, dall’altro non si prendono decisioni.

di Luca Pompei

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