Bussi, il Ministero conferma presenza di sostanze cancerogene

17 Giugno 2010   17:00  

L'avvocato dello Stato, Giovanni Palatiello, che rappresenta il Ministero dell'Ambiente e la Regione Abruzzo, parti civili nella vicenda giudiziaria sulla discarica di Bussi dove per molti anni sono state scaricate circa 500mila tonnellate di sostanze tossiche, stamani, nel corso dell'udienza preliminare ha depositato una perizia dell'Istituto superiore della sanita' che attesta 'il carattere cancerogeno delle sostanze rilevate nell'acqua'.

L'avvocato ha anche evidenziato che stando alla perizia 'le concentrazioni di questi contaminanti, nei vari punti in cui sono stati fatti rilievi, in molti casi, e' di gran lunga superiore ai livelli di soglia stabiliti dalla legge. In particolare - ha proseguito- nel 2007 sono state rilevate presso fontane pubbliche di Torre de' Passeri e di Pescara a Corso Umberto sostanze contaminati molto al di sopra dei livelli di guardia individuati dall'Organizzazione mondiale della sanita''. Per l'avvocato dello Stato questa perizia confuta le tesi dei consulenti degli imputati 'che - ha detto- contestano sia il nesso di causalita' tra le discariche e l'inquinamento e sia la sussistenza di un pericolo concreto per la salute umana'. L'avvocato Palatiello ha anche detto che la stima dei danni sara' 'notevolmente superiore' a quella quantificata nell'atto di costituzione di parte civle e in quella contenuta nel documento Ispra del dicembre 2009. Anche i legali della Solvay, parte civile, hanno presentato due perizie. I 27 imputati, devono rispondere, a vario titolo, di avvelenamento delle acque, disastro colposo, commercio di sostanze contraffatte e adulterate, delitti colposi contro la salute pubblica, turbata liberta' degli incanti, truffa. Fra gli imputati l'ex presidente dell'Aca, Bruno Catena, l'ex presidente dell'Ato, Giorgio D'Ambrosio, e alcuni amministratori della ex Montedison.


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