ByAbruzzo in Brasile e la Provincia multietnica

Puntata numero 95

29 Giugno 2008   12:18  

Cari amici di magazine 99, questa settimana, parliamo di immmigrazione in Provincia del'Aquila, in occasione dela presentazione del rapporto 2007 realizzato da Provincia e prefettura dell'Aquila, e poi ci spostiamo in Brasile, dove è stato inaugurato ecc...

UNA PROVINCIA MULTIETNICA 
Di Filippo Tronca 

Sono 9547 gli immigrati regolarmente residenti in Provincia dell'Aquila, in diminuzione del 5% rispetto al 2006. Un buon segno penserebbe lo xenofobo di turno, ma forse si sbaglia, perchè la flessione del flusso migratorio è una conseguenza della crisi economica ed occupazionale che colpisce il territorio. Il primo paese di provenienza, dei ben 80 censiti, è la Macedonia con 1663 presenze. A seguire la Romania, e il Marocco, molto più indietro Albania Ucraina e Polonia e Kossovo.
Sono questi alcuni dei dati riportati nel Rapporto 2007 sull'immigrazione realizzato dalla Provincia e dalla Prefettura dell'Aquila, nella consapevolezza che una politica di accoglienza e controllo del fenomeno immigrazione non può prescindere da una puntuale conoscenza dello stesso.
Dal rapporto emerge inoltre che i flussi dall’Europa del’est stanno diminuendo e che le presenze di immigrati si concentrano nella Marsica. La manodopera straniera è infatti determinante e insostituibile per l'agricoltura nel Fucino, ma anche, nel resto del territorio provinciale, per altri settori come l'edilizia, la pastorizia e l'assistenza domiciliare.
A testimoniare una progressiva integrazione dei migranti è l'aumento delle imprese e dei lavoratori autonomi stranieri del 13% rispetto al 2004, iscritti alla camera di Commercio dell'Aquila. Analizzando il dato si scopre  che il numero delle imprese cinesi, altrove molto significativo, è nell'aquilano tutto sommato marginale. Niente pericolo giallo, insomma. Chi dimostra invece più dinamismo imprenditoriale sono i venezuelani, con 316 imprese, a seguire i marocchini e gli australiani, rispettivamente con 182 e 158 imprese. Molti immigrati però non se la passano bene, il 60% di coloro che bussano alla porta della Caritas diocesana sono infatti stranieri. Tra di loro tanti clandestini che lavorano in nero nei cantieri e nelle campagne.Altro dato che dimostra che l’Abruzzo si avvia a diventare lentamente una regione multietnica è il costante aumento delle iscrizioni scolastiche. Nel 2007 sono ben 2019 gli studenti stranieri nelle scuole della Provincia.
Questione legalità: 390 sono state le espulsioni, in aumento rispetto al 2005 34 le persone accompagnate, o recluse che dir si voglia dentro i Cpt. In Provincia dell'Aquila, sottolinea però il prefetto Aurelio Cozzani non esiste un'emergenza criminalità legata al fenomeno immigrazione, e l‘allarme sociale è destato anche dall‘enfasi che i media attribuiscono  ai reati che vedono gli immigrati come protagonisti.
Nel corso dell’incontro è stata inoltre presentata la «Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione», che illustra e declina i punti dei principali documenti sui diritti umani. Sono state presentate anche le linee guida della direttiva del ministro dell’Interno, per la gestione della riserva fondo Lire Unrra, che quest’anno si rivolge anche all’integrazione degli immigrati, con due progetti per i comuni di Carsoli e Pratola Peligna.

ABRUZZESI IN BRASILE

Di Marco Signori

La Regione Abruzzo sbarca in Brasile, dove l'assessorato all'agricoltura guidato da Marco Verticelli, andando incontro alle aziende corregionali, ha voluto realizzare una piattaforma logistica per l'export, attraverso la quale l'ente fornirà, a suo completo carico, un valente supporto logistico alle aziende esportatrici dei prodotti nostrani, a partire dalle aziende produttrici dei migliori vini.

Tenendo ben presente l'unicità del Montepulciano d'Abruzzo ed il suo successo che lo vede secondo nelle vendite solo al Chianti.

E grazie all'Istituto zooprofilattico di Teramo anche i brasiliani riusciranno ad esportare in Europa le loro pregiate carni, tanto in voga in questo periodo assieme a quelle argentine.

L'Abruzzo non poteva scegliere momento e luogo migliore in Brasile, con il Pil che cresce ora del 5,4% e in futuro non scenderà mai, secondo previsioni, sotto il 4.

E l'occhio non poteva che cadere sul principale centro agroalimentare di tutto il Brasile, Ribeirao Preto, per altro guidata da un sindaco di origine italiana, dove nei giorni scorsi è stato inaugurato il primo dei due showroom “ByAbruzzo”, realizzato, insieme a quello di San Paolo, dall'Assessorato regionale all'agricoltura in collaborazione con il Cram, la Federazione delle Associazioni abruzzesi in Brasile, l'Arssa e l'Istituto per il commercio estero.

Affollata ed eterogenea la cerimonia inaugurale, che ha visto presenti i rappresentanti istituzionali, i dirigenti regionali ed anche qualche vip delle nostre terre. Ed il riconoscimento al lavoro svolto dall'Assessore Verticelli è stato bipartisan.


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