C'è una crepa in ogni cosa

Ovvero la promozione alla categoria superiore

30 Settembre 2009   16:02  

Io vivo a casa, categoria "A" fin dal 7 aprile, ho dovuto aspettare per il gas, ma son subito rientrato appena l'hanno riattaccato.

La mia casa è in muratura, 2 piani costruita 50 anni fa da mio nonno e poi ristrutturata radicalmente da mio padre, la mia casa ha retto ed ancora regge lo sciame prima, le "botte forti" di aprile, lo sciame di adesso.

La mia casa è costruita sulla roccia, lo dice anche il nome della strada (Pretara).

La mia casa nonostante tutto, ha alcune lesioni, superficiali, solo l'intonaco mi hanno detto gli ingegneri, ma ce le ha.

La mia casa la controllo ogni mattina, parete per parete, lesione per lesione e se c'è una cosa che ho imparato è che lei (la casa) sta cercando stabilità, tra una scossa e l'altra le lesioni si allargano, si allungano, vivono un continuo mutamento all'interno dello sciame sismico.

Oggi la mia casa ha delle lesioni ben più grandi di 4 mesi fa, di 2 mesi fa, della settimana scorsa, si perchè il terremoto è in continua evoluzione, la sposta, la fa vibrare e lei (sempre la casa) cerca di compensare e riadattarsi.

Per questo è difficile spiegarsi di come facciano abitazioni "B" a trasformarsi in "A" senza interventi di riparazione e dopo 10 mesi di scosse deboli e fortissime, come si può far rientrare la gente in palazzine "B" o "C" perchè semi agibili.

Che vuol dire semi agibili?

Cioè possono resistere a semi scosse e fare semi morti?

Non prendiamoci in giro, molti edifici erano già inagibili prima del 6 aprile in centro storico, poi la forte scossa del 6 e le ripetute del 7 e 9 aprile hanno danneggiato definitivamente il 60% della città ma hanno comunque lesionato tutto.

In ogni cosa c'è una crepa qui all'Aquila ed è andata aumentando alimentandosi dello sciame fino ad oggi, proprio nel momento in cui scrivo tutte le crepe dell'Aquila vanno ingrassandosi come tarme del legno abbuffandosi di quell'attività sismica quasi impercettibile che ci attraversa dal dicembre scorso.

Le autorità, però, ignorano lo stato di fatto, producono ordinanze per far dormire la gente in palazzine "B" e "C" per ottemperare alla promessa di togliere le tende a fine settembre.

Le stesse autorità che fino al 6 aprile hanno lasciato la città senza un piano di emergenza, che hanno lasciato aperte le università (nonostante l'opportunità della Santa Pasqua), che hanno permesso gli affitti in nero agli studenti in palazzine fatiscenti del centro.

Autorità che hanno costruito il pronto soccorso crollato del San Salvatore e ristrutturato il Palazzo del Governo.

Quelle stesse persone oggi vogliono farci rientrare in case con semi agibilità perchè hanno sbagliato i conti del Piano CASE, perchè non era possibile fare di più.

Di fronte allo stato siamo tutti uguali, che diritto hanno le 500 famiglie assegnatarie ieri degli appartamenti ad abitare lì mentre altri dovranno rintrare in case semi-agibili? E perchè di tanti intervistati nessuno che abbia espresso solidarietà per quelli non assegnatari? Per quale motivo, poi, nello show mediatico di ieri nessuno ha ricordato i nostri gloriosi caduti?

Ecco le New-Town dell'Aquila già vecchie dei rancori e complotti della devastata L'Aquila medioevale.


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