´Un Osservatorio sul disagio giovanile´.
Alfredo Castiglione, capogruppo di An in consiglio regionale, torna a proporre un ´Osservatorio capace di affrontare il disagio giovanile in tutte le sue forme. Ogni giorno - dichiara l´esponente di An - leggiamo sui giornali di nuovi episodi di violenza, dall´aggressione razzista allo studente del Volta alla studentessa violentata, filmata e ricattata da suoi coetanei, da giovani che fuggono di casa ad altri alle prese con la dipendenza dalla droga e l´alcool.
Per non parlare dei problemi di salute legati all´anoressia, all´inseguimento di falsi miti e modelli della carta patinata. I politici - agiunge - non possono farsi vivi solo dopo il verificarsi del singolo episodio, non è di passerelle o di solidarietà di facciata quanto estemporanea che i nostri giovani hanno bisogno, ma di iniziative concrete, di punti di riferimento, di sostegno da parte di persone competenti.
Per questo penso da tempo a un Osservatorio ´ad hoc´, a cui siano chiamati a partecipare le istituzioni (con necessari stanziamenti di fondi), professionisti e associazioni che abbiano la necessaria competenza, non certo a un altro baraccone istituzionale di cui non si sente alcun bisogno.
I gridi d´allarme lanciato dalla dott.ssa Anna Passannanti della Procura dei Minori di L´Aquila e dal parroco don Valentino Iezzi che, al riguardo, svolge con la sua parrocchia una preziosa attività sociale di sensibilizzazione e aiuto ai giovani, non possono passare inascoltati.
La classe politica ha la responsabilità di programmare il futuro e, soprattutto, di assicurarne uno ai giovani, prestando loro ascolto e fornendo opportunità.
Non è solo con la necessaria repressione della violenza che si cura il problema a monte: il disagio giovanile. Per questo mi farò presto promotore - conclude Castiglione - di una iniziativa che vada in tal senso, confidando di trovare il sostegno di tutti i rappresentanti politici e istituzionali.
Senza alcun intento strumentale - sia chiaro - perchè di fronte a questi problemi non c´è appartenenza politica che regga, sono le istituzioni e gli uomini che rappresentano le istituzioni, a ogni livello, ad avere il dovere di fare qualcosa´.
(AGI)
